Si è concluso il primo giorno di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi.

Una giornata dedicata alle forze politiche più piccole, varie componenti del Gruppo misto alla Camera e al Senato: subito Azione - +Europa, poi il Maie, il Centro Democratico, il Gruppo Europeisti-Maie del Senato, quindi il Gruppo Misto della Camera e Noi con l'Italia - Cambiamo.

Venerdì si inizia a fare sul serio. A partire dalle 11, il Gruppo per le autonomie, Leu, Italia Viva, Fratelli d'Italia, Partito democratico, Forza Italia. Sabato mattina le delegazioni più attese: prima la Lega, poi il Movimento 5 Stelle. Gli incontri del premier incaricato durano mezz'ora o un'ora a seconda dell'importanza dei gruppi parlamentari.

Lo scopo dell'ex presidente della Bce è quello di formare un governo europeista con gli obiettivi di vincere definitivamente la battaglia contro la pandemia, garantire la campagna vaccinale, spendere nel modo migliore le risorse del Recovery e rilanciare il Paese.

La politica si aspetta che Draghi - certamente più politico di Mario Monti - non scelga un esecutivo di soli tecnici ma si ispiri allo schema di Ciampi, avvalendosi anche di ministri provenienti dai partiti.

Non si può prescindere dai numeri, ed è con quelli che dovrà fare i conti l'ex presidente della Bce: sicuro l'appoggio di Pd, Italia Viva, Forza Italia e anche Leu (o buona parte di Leu), scontato il no di Fratelli d'Italia. Restano M5S e Lega.

Così, mentre Draghi incassava il prevedibile ok da tutte le delegazioni incontrate in giornata, gli occhi erano puntati più che altro su M5S, centrodestra e Conte. Ottimi i segnali arrivati soprattutto dai pentastellati e in particolare dal premier uscente.

Il Movimento 5 Stelle va verso il via libera a un governo politico. Di Maio questa mattina ha aperto: "Oggi si aprono le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, secondo la strada tracciata dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che ringrazio. In questa fragile cornice, il MoVimento 5 Stelle ha, a mio avviso, il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione".

Poi Giuseppe Conte ha espresso il suo sostegno per Draghi, rilanciato l'alleanza Pd-M5S-Leu e chiesto che il nuovo esecutivo sia "politico". Un governo Draghi con la precedente maggioranza allargata a centristi e Forza Italia. Senza Conte premier, ma senza il diritto di veto di Matteo Renzi.

Arriva anche l'endorsement di Silvio Berlusconi (il Cav. domani guiderà la delegazione di Fi nell'incontro con il presidente incaricato) che lascia pochi dubbi sulla strada che seguirà Forza Italia: "Mario Draghi va nella direzione da noi indicata da settimane, quella di una personalità di alto profilo istituzionale", ha detto.

Sul fronte Lega, Salvini pone un aut aut: "Draghi scelga, o le mie idee o quelle di Grillo". Mentre Giorgetti, parlando dell'ex presidente della Bce, lo definisce "un fuoriclasse come Ronaldo, che non può stare in panchina".

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La diretta

Ore 19.05 - Toti: "Ci auguriamo governo con vasta base parlamentare"

"Ci auguriamo che il governo possa partire con la base parlamentare più vasta e plurale possibile, il centrodestra si impegni in questo senso". Lo ha detto Giovanni Toti, di Cambiamo, dopo le consultazioni con il premier incaricato, Mario Draghi.

Ore 18.50 - Consultazioni finite

Finita la prima giornata di consultazioni per Mario Draghi. Da domani i big, si ricomincia alle 11. Sabato Lega e Movimento 5 Stelle.

Ore 18.45 - Lupi: "Draghi forte e autorevole, ci sarà secondo giro consultazioni"

"La sua è una figura autorevole e forte, è una risorsa e una grande opportunità per l'Italia". Lo ha detto Mario Lupi, in rappresentanza delle componenti Idea, Noi con l'Italia, Usei, Cambiamo, Alleanza di centro, dopo le consultazioni con il presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi. "Ci sarà un secondo incontro - ha aggiunto - un secondo giro".

Ore 18.40 - Merlo (Maie): "Spero governo sia politico"

"Siamo disponibili a partecipare a questa esperienza di governo". Lo ha dichiarato Ricardo Merlo, rappresentante del gruppo Europeisti-Maie-Centro democratico del Senato, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. "Il governo Draghi deve essere politico e per noi sono state incoraggianti le parole che ha detto oggi Conte".

Ore 18.35 - Draghi ai partiti: "Soldi del Recovery vanno spesi con saggezza"

I fondi del Recovery che l'Ue darà all'Italia dovranno essere spesi 'con saggezza e intelligenza' perché questo favorirebbe il processo di integrazione politica europea, mentre se l'Italia 'deluderà' i partner, il risultato sarebbe un rallentamento di tale processo politico, oltre che uno scacco economico. È quanto avrebbe detto il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi ai gruppi parlamentari che ha finora incontrato, secondo quanto è stato riferito all'ANSA da diversi partecipanti agli incontri.

Ore 18.20 - Minoranze linguistiche con Draghi

"Siamo fiduciosi che il tentativo avrà successo, condividiamo in toto quello che" il presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi, "ha esposto in merito alla sua visione europea". Lo ha detto Manfred Schullian, delle minoranze linguistiche, dopo le consultazioni con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Ci sono tanti motivi di condivisione con Draghi".

Ore 18 - Proseguono le consultazioni di Draghi

Proseguono le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. A Montecitorio si è concluso l'incontro con i senatori del Gruppo Europeisti, Maie e Cd. Ora secondo il programma Draghi riceverà i rappresentanti del Gruppo Misto della Camera - Minoranze linguistiche.

Ore 17.35 - Zingaretti: "Maggioranza larga a partire da Pd, M5S e Leu"

"Sarebbe molto importante che tutte le forze dell'alleanza", Pd, M5s e Leu, "collaborassero convinte" alla maggioranza del governo Draghi, con un allargamento in Parlamento alle forze "moderate, liberali, socialiste. Aiuterebbe la stabilità del governo, gli darebbe forza e credibilità in Italia e nel mondo". Lo dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti in direzione. "Possiamo lavorare con una linea chiara e una proposta di governo credibile per l'Italia", sostenuta da "una maggioranza ampia ed europeista", sottolinea.

Ore 17.15 - Crimi: "Al tavolo con Draghi reddito di cittadinanza punto fermo"

"Sento già qualcuno appellarsi al presidente incaricato affinché tolga il reddito di cittadinanza, una misura che in questi mesi ha anche fatto da scudo al rischio di tensioni sociali. Sabato prossimo andremo alle consultazioni con il presidente incaricato. Ascolteremo attentamente quanto avrà da dirci e porteremo al tavolo il M5s con la sua storia, le sue battaglie e le sue visioni. E, chiaramente, fra queste il reddito di cittadinanza è uno dei punti fermi. Perché, oggi più di ieri, nessuno deve rimanere indietro". Così il capo politico M5s Vito Crimi.

Ore 17.10 - Giorgetti: "Draghi fuoriclasse, non può stare in panchina"

"Draghi è un fuoriclasse come Ronaldo. Uno come lui non può stare in panchina". Lo afferma il vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti parlando del premier incaricato. Giorgetti dopo la segreteria della Lega si è fermato a prendere un caffè con Matteo Salvini e Lorenzo Fontana.

Ore 17.05 - Tabacci: "Occasione da non sprecare, da Mattarella una frustata"

"L'occasione non la si può sprecare e l'appello di Mattarella, così coraggioso e inatteso, che è la conseguenza di questa crisi che ci ha tolto il respiro e la pazienza". Lo ha detto Bruno Tabacci, in rappresentanza di Centro Democratico - Italiani in Europa, componente del gruppo Misto alla Camera, dopo e consultazioni con il presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi. Da Mattarella, ha aggiunto, è arrivata "una frustata", precisando che al premier incaricato "non poniamo condizioni".

Ore 16.55 - Salvini: "Draghi scelga, o noi o M5S"

"Draghi dovrà scegliere tra le richieste di Grillo e quelle nostre che sono il contrario. Meno tasse o più tasse. Noi siamo liberi. Meno tasse e meno burocrazia". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini al termine della segreteria politica del partito.

Ore 16.50 - Berlusconi guiderà la delegazione Fi nelle consultazioni

"Berlusconi è il leader di Forza Italia, quindi sarà lui a guidare la delegazione (nelle consultazioni di domani con il premier incaricato, ndr), parlerà lui con Draghi. Del resto fu lui a indicarlo come governatore alla Banca centrale europea, tra loro c'è un'antica conoscenza e assonanza sulle politiche economiche seguite quando era alla guida della Bce". L'ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani a 'Speciale tg1' su Rai1.

Ore 16.30 - Anche il Maie appoggia Draghi

"E' una crisi inopportuna e irrazionale, ci interessa andare avanti perché le difficoltà economiche e sociali sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo accolto con forte condivisione l'esortazione di Mattarella e con grande apprezzamento le parole di Conte". Lo ha detto Antonio Tasso, in rappresentanza delle componenti Maie e Psi del gruppo Misto Camera, al termine delle consultazioni con il premier incaricato, Mario Draghi. "Dichiaro qua il nostro appoggio a Draghi, abbiamo offerto una nostra riflessione affinché il governo abbia una connotazione politica".

Ora tocca al Centro Democratico, componente del Gruppo Misto alla Camera.

Ore 16.10 - Concluso il primo incontro, Bonino e Calenda: "Sostegno incondizionato"

"Abbiamo espresso il più ampio sostegno e convinto al tentativo che sta facendo il presidente Draghi". Lo ha detto Emma Bonino in rappresentanza delle componenti Azione, +Europa, Radicali dei gruppi misti di Camera e Senato.

Se "sarà mai un governo tecnico, magari è il fallimento di questa politica che nessuno rimpiangerà, ma può essere la nascita di un'altra politica, meno sgangherata e più attenta ai problemi del Paese. Questa impresa è una vera novità per il Paese".

"Al termine della legislatura più pazza degli ultimi anni, la più trasformista e incoerente, a cui +Europa e Azione non hanno partecipato, l'unico atteggiamento responsabile è non mettere condizioni alla costruzione del governo. Il nostro sostegno è pieno e incondizionato", ha detto Carlo Calenda, leader di Azione

Ore 15.50 - Grillo agli eletti: "Cinquestelle al tavolo con l'agenda del governo Conte"

Difesa di tutti i provvedimenti portati a casa dal governo Conte, come il reddito di cittadinanza, il decreto dignità e le norme anticorruzione, e un programma che abbia tra i punti principali il reddito universale, una imposta patrimoniale per i super-ricchi, acqua pubblica, blu economy, digitalizzazione, conflitto di interessi e banca pubblica. Sono le "condizioni" che avrebbe indicato Beppe Grillo parlando con un gruppo di parlamentari M5s, per sedersi al tavolo per la formazione di un governo. Il "M5S si siederà al tavolo per rispetto istituzionale" e "gentilezza" nei confronti del Presidente della Repubblica.

Ore 15.30 - Dal Colle un "moderato ottimismo"

Il Quirinale segue con attenzione, seppur a debita distanza, l'evoluzione della situazione politica dopo l'incarico a Mario Draghi. In queste ore al Colle si registra un moderato ottimismo sulla possibilità di una soluzione della crisi. Il Capo dello Stato ha anche apprezzato sia il gesto che le parole pronunciate da Giuseppe Conte sull'incarico a Draghi poco prima dell'inizio delle consultazioni del premier incaricato, alle quali il Colle non ha posto limiti temporali.

Ore 15.17 - Centrodestra, Salvini: "Divisi alle consultazioni"

"E' meglio che ognuno dica liberamente quello che ha in testa. Noi non siamo costretti a fare nulla controvoglia, l'unità del centrodestra è un valore, governiamo in 14 regioni su 20". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini entrando alla Camera e commentando il fatto che il centrodestra andrà alle consultazioni separatamente.

Ore 15.10 - Fraccaro (M5S): "Grazie Conte, governo sia politico"

Ringrazio il presidente Conte per lo straordinario lavoro di questi anni, durante i quali ho avuto l'onore di servire il Paese al suo fianco ottenendo risultati importanti per il bene dei cittadini. Condivido pienamente le sue parole che coincidono con la volontà espressa dal Movimenti 5 stelle di dare al Paese un governo politico, che abbia al centro lo sviluppo sostenibile". Lo dichiara il sottosegretario uscente alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro.

Ore 15 - Il calendario delle consultazioni

Cominciano oggi alle 15.30 le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi con le forze politiche e si concluderanno sabato in tarda mattinata. Si parte con i partiti piccoli, da Azione e +Europa a Maie, Cd, Europeisti-Maie, Misto Camera, Nci, Cambiamo. Domani, dalle 11, è la volta delle Autonomie, di LeU, Iv, Fdi, Pd e Fi. Si chiude sabato dalle 11 con la Lega e M5S. Gli incontri hanno durata di mezz'ora o di un'ora a seconda del peso dei partiti.

Ore 14.45 - Franceschini: "Impegno di Conte rafforza alleanza Pd-M5S-Leu"

"Visione, generosità e sensibilità istituzionale nelle parole di Giuseppe Conte. Il suo impegno diretto rafforza la prospettiva di una alleanza politica nata con l'esperienza del suo governo". Lo scrive su Twitter Dario Franceschini.

Ore 14.15 - Di Maio: "Bene Conte, impulso politico necessario per il governo"

"Ringrazio profondamente Giuseppe Conte per le sue parole, per la responsabilità istituzionale mostrata ancora una volta, in un momento di grande difficoltà per il Paese. Condivido pienamente la necessità di un forte impulso politico nel governo che andrà a formarsi". Lo dichiara il ministro degli Esteri uscente Luigi Di Maio.

Ore 14 - Conte: "Non sono un ostacolo per Draghi, serve un governo politico"

"Non sono un ostacolo per Draghi, i sabotatori sono altrove". Lo ha detto Giuseppe Conte nel corso di un breve punto stampa davanti a Palazzo Chigi. Il premier uscente ha parlato del lungo colloquio avuto ieri con l'ex presidente della Bce e detto che serve un "governo politico solido e coeso", perché le emergenze "richiedono scelte politiche, non possono essere affidate a squadre di tecnici". Un appello al Movimento a sostenere Draghi assieme a Pd e Leu. Poi Conte ha lanciato un messaggio di autoinvestitura alla leadership della coalizione. "Ai 5S dico che ci sono e ci sarò, a Pd e Leu, a Pd e Leu che dobbiamo continuare a lavorare insieme".

Ore 13.45 - Attesa per le dichiarazioni di Conte, punto stampa davanti a Palazzo Chigi

E' prevista fra pochi minuti una dichiarazione alla stampa del presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte davanti a Palazzo Chigi. C'è molta attesa per capire se il premier uscente sosterrà il suo successore, anche vista l'influenza di Conte sui pentastellati, il cui appoggio a Draghi è decisivo per la formazione e la tenuta del nuovo esecutivo.

Ore 13.35 - Virginia Raggi: "M5S apra a Draghi"

"Rompiamo gli schemi, il M5s apra a Draghi". Lo dice Virginia Raggi parlando con il foglio. "Bisogna partire dai temi e puntare su un governo politico. Il paragone con il precedente Monti è sbagliato. Dal Recovery alla burocrazia si può fare molto", dice ancora Raggi.

Ore 13.30 - Draghi lascia Montecitorio

Il presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi, ha da poco lasciato la Camera, dove era arrivato poco dopo le 11. Draghi è tornato nella sua casa romana ed è atteso a Montecitorio nel pomeriggio, quando dovrebbero tenersi le consultazioni con i partiti.

Ore 13.15 - Renzi: "Sicuro che Draghi prossima settimana avrà la fiducia"

"Penso che in questo momento sia normale avere qualche difficoltà nel dibattito politico, ma sono sicuro che Draghi avrà la fiducia del Parlamento, probabilmente succederà prossima settimana". Lo dice Matteo Renzi, leader di Iv, in un'intervista a Bloomberg tv.

Ore 13.05 - Lega: "No riedizione Conte bis con altro premier"

La Lega è disponibile e interessata a discutere di tasse, grandi opere, difesa dei confini, aiuti concreti per famiglie e imprese. Non è possibile ipotizzare alcun confronto se arrivano insulti (si pensi alla recente dichiarazione di Laura Boldrini, valorizzata sui social di Salvini) né è immaginabile una riedizione del governo Conte con gli stessi ministri e un premier diverso. E' quanto trapela in queste ore da fonti leghiste.

Ore 12.50 - Di Maio: "Per M5S è un dovere ascoltare Draghi"

"Oggi si aprono le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, secondo la strada tracciata dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che ringrazio. In questa fragile cornice, il MoVimento 5 Stelle ha, a mio avviso, il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione sulla base di quello che i parlamentari decideranno. Siamo la prima forza politica in Parlamento e il rispetto istituzionale viene prima di tutto". Così in una nota il ministro Luigi Di Maio, che sconfessa il no a prescindere di Alessandro Di Battista e altri esponenti del Movimento..

"Comprendo gli animi e gli umori di queste ultime ore", ha aggiunto Di Maio. "È legittimo. Stiamo attraversando una crisi politica complessa e non abbiamo colpe. Non abbiamo cercato noi lo stallo, non avremmo mai voluto che si arrivasse a questo, con una pandemia in corso e le enormi difficoltà del nostro comparto produttivo. Ma è proprio in queste precise circostanze che una forza politica si mostra matura agli occhi del Paese".

Ore 12.30 - Berlusconi: "Draghi va in direzione da noi indicata"

"La scelta del Presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l'incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l'unità sostanziale delle migliori energie del Paese". Lo afferma il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Un vero e proprio endorsement quello del Cav, che potrebbe spaccare il centrodestra.

"Ci siamo confrontati e continueremo a confrontarci con i leader del centro-destra, convinti dell'importanza di preservare un'alleanza essenziale per il futuro del Paese", ha aggiunto Berlusconi.

(Unioneonline/L)

I video:

Conte: "Non sarò un ostacolo"

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Renzi a Cnbc: "Draghi is the best, the best, the best"

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