Dopo oltre 500 giorni, il governo Conte II è arrivato al capolinea. La crisi al buio, dopo oltre un mese di tensioni fortissime, è aperta e ora toccherà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella sbrogliare una matassa che appare intricatissima.

Il calendario delle consultazioni delle forze politiche non è ancora noto, ma il Capo dello Stato dovrebbe cominciare ad ascoltare le forze politiche a partire da domani pomeriggio dopo la cerimonia per il Giorno della Memoria.

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Ore 19.45 - Renzi: "Ora esecutivo di legislatura, europeista"

"Ora possiamo finalmente fare ciò che serve al Paese, ai suoi insegnanti, ai suoi lavoratori, ai suoi giovani: un governo serio, di legislatura, che dia risposte concrete e non evasive alle sfide drammatiche della pandemia e assicuri la ripresa. Un governo europeista non a parole, ma nei fatti: capace di concretizzare in progetti il gigantesco sforzo del Next Generation EU. Con un documento serio, scritto bene, concreto". Lo scrive nella sua Enews Matteo Renzi dove chiede "salto di qualità nella gestione della Res publica".

Ore 18.25 - Marcucci: "Conte non a tutti i costi ma il buonsenso porta a lui"

"Per noi oggi l'ipotesi sul campo è reincaricare Conte, vedremo le indicazioni che daranno gli altri partiti e soprattutto ci atterremo alle indicazioni del capo dello Stato". Lo dice Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato, interpellato dai cronisti fuori da Palazzo Madama. A chi gli domanda se sia "Conte a tutti i costi'" risponde: "Non c'è un Conte a tutti i costi: io dico che il buonsenso ci deve guidare e ci guida oggi in quella direzione", aggiunge.

Ore 17.10 - De Falco: "Verso accordo per gruppo con Maie"

"Stiamo raggiungendo l'accordo, insieme ai 5 senatori del gruppo Maie (Movimento per gli italiani all'estero, ndr) e altri che non fanno capo al gruppo Misto, dovremmo essere una decina". A dirlo è il senatore Gregorio De Falco, ex M5s e ora al Misto e che ha appena chiesto di aderire al Centro democratico di Bruno Tabacci. "Stiamo discutendo. Si tratta di costruire il contenuto politico di un costituendo gruppo parlamentare - ha aggiunto in una pausa dell'incontro con gli altri senatori - che punta prima di tutto alla salvaguardia degli italiani in questo momento, e in vista della gestione dei fondi del Recovery".

Ore 16.50 - Bellanova: "Noi non poniamo veti e non ne accettiamo"

"Auspichiamo si riparta dal perimetro della maggioranza di questi 16 mesi e se ci sono le condizioni allargarla anche ma rimettendo al centro i temi. Il recovery è stato migliorato ma non è ancora soddisfacente e ce lo dice la Ue". Lo ha detto Teresa Bellanova di Iv. "Noi non poniamo veti e non ne accettiamo. Bisogna ripartire da dove si è interrotta questa esperienza. Avevamo chiesto un cambio di programma cui è seguito un cambio di maggioranza, con la ricerca di senatori, che non ha portato a nulla. Il punto non è chi deve dirigere questa fase ma su cosa bisogna impegnare le risorse del Paese", conclude.

Ore 16.20 - Salvini spinge per il voto: "Diamo la parola agli italiani"

"Noi siamo pronti: diamo la parola agli italiani". Così Matteo Salvini al termine del vertice di Centrodestra, dove è emersa "la necessità che l'Italia abbia in tempi rapidi un governo con una base parlamentare solida, una forte legittimazione e non, invece, un esecutivo con una maggioranza raccogliticcia".

Ore 16 - Romani: "Centrodestra unito per 'no' a Conte ter"

"Andremo tutti insieme, anche i centristi, al Quirinale per dire no al Conte ter e affidarci al Presidente Mattarella" . Lo afferma Paolo Romani (Cambiamo!), lasciando il vertice del Centrodestra.

Ore 15.50 - Rosato: "Subito programma poi da Iv nessun veto"

"Mattarella ha in mano la regia per dare un governo più solido al Paese con un programma solido. Il governo non aveva più un programma, andava avanti solo con i decreti sull'emergenza. Una volta che si trova una sintesi sulle questioni programmatiche, prima di tutto il Recovery Plan e poi le riforme che l'Ue e le parti sociali ci chiedono, noi non mettiamo veti. Noi non abbiamo mai messo veti o preclusioni su nessuno, ma abbiamo evidenziato l'esigenza di grande chiarezza. E sono convinto che la chiarezza sia una esigenza non solo nostra ma anche degli altri partiti". Lo dice Ettore Rosato, coordinatore di Italia Viva.

Ore 14.50 - Conte è tornato a Palazzo Chigi

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è rientrato a palazzo Chigi dopo il colloquio alla Camera con il presidente Roberto Fico. L'incontro è durato quasi un'ora.

Ore 14.45 - Al via il vertice del centrodestra, Berlusconi collegato via Zoom

Al via vertice del centrodestra. Sono presenti Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Sono inoltre presenti i rappresentanti dell'Udc e di tutti i partiti della coalizione. In collegamento via zoom Silvio Berlusconi. Tra le altre cose, da decidere anche se la coalizione si presenterà unita da Mattarella o ogni partito andrà con la sua delegazioni.

Ore 14.30 - Crimi: "M5S con Conte, unico collante possibile di questa maggioranza"

"Siamo e restiamo al fianco del Presidente Giuseppe Conte, che ringraziamo per l'enorme contributo che ha dato al Paese e che, ne siamo certi, può ancora dare. Riteniamo che sia l'unica persona che in questa fase storica possa rappresentare la sintesi e il collante di questa maggioranza. Maggioranza che deve essere consolidata e rinforzata e che deve concentrarsi sulle priorità del Paese". Lo scrive su Fb il capo politico M5S Vito Crimi, che poi attacca Renzi per aver aperto una crisi "irresponsabile e incomprensibile".

Ore 14.25 - Rosato (Iv): "Subito un programma, poi nessun veto, neanche su Conte"

"Mattarella ha in mano la regia per dare un governo più solido al Paese con un programma solido. Il governo non aveva più un programma, andava avanti solo con i decreti sull'emergenza. Una volta che si trova una sintesi sulle questioni programmatiche, prima di tutto il Recovery Plan e poi le riforme che l'Ue e le parti sociali ci chiedono, noi non mettiamo veti. Noi non abbiamo mai messo veti o preclusioni su nessuno, ma abbiamo evidenziato l'esigenza di grande chiarezza. E sono convinto che la chiarezza sia una esigenza non solo nostra ma anche degli altri partiti". Lo dice Ettore Rosato, coordinatore di Italia Viva, a Rai news 24.

Ore 14.15 - Tajani: "Meglio governo di unità nazionale del voto"

"La crisi è aperta, ci rimettiamo alla saggezza del capo dello Stato. Se tutti i migliori si mettono assieme per affrontare l'emergenza con un governo di unità nazionale stabile e serio Forza Italia è d'accordo, altrimenti lo strumento è il voto". Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi. "Non c'è nessuna possibilità che Forza Italia esca dal centrodestra", ha sottolineando, spiegando che al vertice oggi si collegherà Berlusconi.

Ore 14 - L'Ue: "Seguiamo gli sviluppi della crisi"

"Stiamo seguendo gli sviluppi in Italia. Non commentiamo mai sugli sviluppi politici nazionali. Siamo ansiosi di continuare a lavorare con le autorità italiane sulle molte questioni che affrontiamo insieme e le iniziative

che abbiamo intrapreso in questo periodo difficile". Così il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte.

Ore 13.45 - Il premier dimissionario a colloquio con Fico

Il premier dimissionario Giuseppe Conte è alla Camera dei deputati per il colloquio con il presidente Roberto Fico. Poco prima era stato al Senato dove aveva incontrato la presidente Elisabetta Casellati.

Ore 13.40 - Solinas: "Fare in fretta, Paese in ginocchio"

"Se ci sono le condizioni perché ci sia un Governo, lo si faccia in fretta per poter dare risposte ai cittadini, se queste condizioni non ci sono, si restituisca la voce agli elettori e quanto prima si formi un esecutivo autorevole in grado di contrattare con l'Europa tutto ciò che è nel Recovery fund e di dare riposte sanitarie ed economiche ai cittadini logorati da questa crisi". Così il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas (La nota) sulla crisi di Governo. "Siamo in piena emergenza - ha spiegato Solinas - viviamo una pandemia sanitaria ed economica che sta mettendo in ginocchio l'intero Paese, bisogna fare in fretta".

Ore 13.20 - Di Maio: "Crisi senza senso, ora è il momento della verità"

"È il momento della verità, in queste ore capiremo chi difende e ama la Nazione e chi invece pensa solo al proprio tornaconto. Il MoVimento 5 Stelle rimane il baricentro del Paese e insieme al presidente Giuseppe Conte offriremo il nostro contributo per la stabilità. Questo è il nostro impegno, a questo fine stiamo lavorando. Rendiamoci conto di ciò che sta succedendo in Italia". Lo scrive il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio sottolineando che Conte "ha appena rassegnato le dimissioni per via di una crisi di governo senza alcun senso".

Ore 13.10 - Mara Carfagna: "Atto inevitabile. Richiamo europeista non sia strumentalizzato"

"Le dimissioni del presidente Conte sono un atto di chiarezza inevitabile e imprescindibile per la ricerca di nuove soluzioni, che diano stabilità e prospettiva alle istituzioni e al Paese. Adesso una maggioranza che vuole presentarsi come 'responsabile' metterebbe fine al totoministri e alla caccia a pochi transfughi e volterebbe pagina, per aprirsi al confronto con le migliori energie del Paese e con tutte le forze politiche presenti in Parlamento, senza preclusioni né riserve. Noi ci affidiamo alla saggezza del presidente Mattarella, che saprà gestire al meglio la ricerca di una soluzione alta e solida". Lo afferma in una nota Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia. "Il richiamo europeista, per quanto nobile e condivisibile - ha poi aggiunto - non può essere strumentalizzato per ragioni di parte".

Ore 12.50 - Quirinale: "Giuseppe Conte ha rassegnato le sue dimissioni"

Dal Quirinale la conferma delle dimissioni del premier Giuseppe Conte. Le consultazioni per la formazione del nuovo Governo avranno inizio "nel pomeriggio di domani", come annunciato dal segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti. Il Presidente della Repubblica ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.

Ore 12.30 - Conte ha lasciato il Quirinale dopo mezz'ora di colloquio

Giuseppe Conte ha lasciato il Quirinale. Ora l'incontro a Palazzo Giustiniani con la Presidente del Senato, Elisabetta Casellati.

Ore 12 - Conte al Quirinale

Il premier Giuseppe Conte ha raggiunto il Quirinale per rassegnare le sue dimissioni al Capo dello Stato.

Ore 11.40 - Cangini: "Transfughi di Fi? Balle di Casalino"

"È una balla, Rocco Casalino butta dei nomi falsi nella mischia, li fa filtrare per creare tensione nei partiti o per distogliere dai nomi veri". Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia Andrea Cangini a 24Mattino di radio 24 commentando l'ipotesi che ci possano essere transfughi di Fi. "C'ero finito dentro anche io e sono ancora infuriato - prosegue - ma Conte non avrà la possibilità di allargare la maggioranza, ha ingannato su questo e ha bluffato anche con il Capo dello Stato".

Ore 11 - Pd: "Renzi? Nessuno può mettere veti a nessuno"

"Nessuno può mettere veti a nessuno e in politica mai dire mai. La crisi è una battuta di arresto che ci preoccupa immensamente, e prendiamo atto che lo steso Renzi ha detto che non ci debbano essere veti su Conte. Cerchiamo di fare ragionamenti solidi in tempi brevi". Così il vicepresidente del Pd Deborah Serracchiani al Tg1.

Ore 10.50 - Bonafede: "Compatti attorno a Conte"

"Questo governo si è trovato ad attraversare una fase di straordinaria difficoltà come quella determinata dalla pandemia. Abbiamo lavorato per i cittadini con impegno e abbiamo raggiunto una compattezza che all'inizio di questo percorso non avremmo immaginato. Adesso, nell'interesse del Paese, è il momento di confermare e dimostrare questa compattezza attorno al presidente Conte". A quanto si apprende, è quanto avrebbe detto il capo delegazione del Movimento 5 Stelle, Alfonso Bonafede, durante il Consiglio dei ministri.

Ore 10.40 - Franceschini: "Salvare prospettiva alleanza riformista"

Abbiamo affrontato la pandemia e una delle fasi più difficili della storia repubblicana "al meglio delle nostre capacità e crediamo con molti risultati positivi, grazie alla guida del presidente Conte e al sostegno delle nostre forze politiche". Lo avrebbe detto, a quanto si apprende, Dario Franceschini in Cdm. "Questo cammino ci consente oggi di pensare a questa maggioranza anche in prospettiva, come una area di forze riformiste alleate non solo temporaneamente. Per questo è fondamentale salvare questa prospettiva anche nel percorso della crisi che abbiamo davanti".

Ore 10.20 - Conte lascia Palazzo Chigi, alle 12 salirà al Quirinale

Conte ha lasciato Palazzo Chigi, alle 12 salirà al Quirinale per rassegnare le dimissioni al Capo dello Stato.

Ore 10 - M5S, Pd e Leu: "Sostegno a Giuseppe Conte"

I capi delegazione del M5s Alfonso Bonafede, del Pd Dario Franceschini e di Leu Roberto Speranza, a quanto si apprende, avrebbero ribadito in Consiglio dei ministri il loro sostegno a Giuseppe Conte, dopo che il presidente del Consiglio ha comunicato la sua decisione di dimettersi.

Ore 9.56 - Conte si dimette in Cdm

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato ai ministri, a quanto si apprende, la decisione di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni. "Ringrazio l'intera squadra di governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme", avrebbe detto comunicando la sua decisione di rassegnare le dimissioni.

Ore 9.30 - Via al Cdm a Palazzo Chigi

È iniziata a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri in cui il premier Giuseppe Conte comunicherà la decisione di rassegnare le sue dimissioni.

Al termine, Conte salirà al Colle per presentare le dimissioni al Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Si apre così formalmente la crisi al buio nata dallo strappo di Italia viva e dalle dimissioni dei ministri Bellanova e Bonetti e del sottosegretario Scalfarotto.

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(Unioneonline)

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