"Domani Conte viene in Aula. Noi gli avevamo chiesto 'ritieni di cambiare qualcosa su quanto è stato fatto o nel governo?' Il presidente del Consiglio ha risposto 'ho il governo migliore del mondo'".

"A quel punto abbiamo chiesto 'possiamo metterci sulle cose da fare?' Il presidente del Consiglio ha risposto di no, ha detto vado in Aula. Il portavoce del premier ha detto 'asfaltiamo Renzi'. E io non credo avranno la maggioranza".

Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi a "Mezz'ora in più", su Rai3.

"Io non vado all'opposizione ma ora non sono parte della maggioranza. Votiamo i ristori, lo scostamento di bilancio, farò sempre gli interessi degli italiani. Ma se mi chiedono i voti per i denari buttati dico no, la mia non è una polemica pretestuosa", ha aggiunto l'ex presidente del Consiglio.

Ancora: "Io ho posto dei problemi politici e loro fanno telefonate per prendere senatori, lo facciano. Non voterò mai un governo che si ritiene il migliore del mondo con 80mila morti e non prende il Mes".

I NUMERI AL SENATO - Martedì al Senato il giorno decisivo per i successivi sviluppi della crisi. Verosimilmente Conte non otterrà la maggioranza assoluta di 161 senatori, ma riuscirà comunque ad avere la maggioranza grazie all'astensione del partito di Renzi. Non sarà dunque costretto alle dimissioni ma, di fronte al fatto che i responsabili non ci sono e che Mattarella vuole una maggioranza solida, potrebbe far partire una trattativa per riaccogliere Italia Viva nell'esecutivo. Una risoluzione che necessita di un passo indietro sia del premier (che aveva detto "Mai più con Iv") che del senatore toscano, il cui obiettivo era far fuori da Palazzo Chigi l'avvocato del popolo.

GLI ALTRI PARTITI - Non a caso il Pd non pone più il veto su Renzi: "La crisi ha indebolito la credibilità dell'Italia e allontanato la politica dai cittadini. Il Pd è impegnato a fare di tutto per difendere gli interessi dell'Italia, siamo stati la forza che più ha lavorato per superare i problemi politici e gli steccati di questa maggioranza", ha affermato Zingaretti.

Ferma ancora la posizione di grillini e LeU, contrari a un ritorno di Renzi.

"In questo anno e mezzo di governo insieme, ci siamo trovati tante volte in situazione di distanza anche con altre forze politiche della coalizione, ma, con lealtà e correttezza, abbiamo reciprocamente lavorato per trovare una sintesi nell'interesse del Paese. E così facendo, abbiamo raggiunto risultati importanti.Nonostante questo, Matteo Renzi ha fatto una scelta molto grave che ha separato definitivamente le nostre strade", hanno scritto su Facebook Vito Crimi, Alfonso Bonafede e i capigruppo M5S alla Camera e al Senato, ribadendo che "i gruppi parlamentari e i membri del governo saranno accanto a Conte".

LeU ribadisce la sua posizione con le dichiarazioni di Fassina ("Avanti senza Italia Viva o al voto") e De Petris ("Mai più con il cinico Renzi").

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata