Matteo Salvini ci ripensa. Dopo aver attaccato il governo per le parziali chiusure, ora ora non esclude un lockdown.

"Se ci sono le necessità di farlo è giusto farlo. Mi auguro che non ci sia questo bisogno, ma siccome la vita viene prima di tutto, se serve si fa. Però bisogna fare scelte razionali, è inutile chiudere alle 18 bar e ristoranti", dichiara in un'intervista a Radio Anch'io.

Poi, intervenendo al Senato, attacca Conte: "L'unico confronto ce l'ha avuto con sé stesso davanti allo specchio, una nuova chiusura sarebbe il fallimento del suo governo".

Il leader leghista dice che il centrodestra "è pronto a collaborare, ma non ci interessa mezza poltrona, vogliamo dare idee e proposte, commissioni e bicamerali non ci interessano".

"La bocciatura al suo governo - è l'affondo contro il premier - non arriva dalle opposizioni, ma dalla sua maggioranza. Che in un momento così delicato arriva a chiedere un rimpasto di governo. Le parole di Marcucci sono allarmanti, quando le chiede di valutare se i ministri sono adeguati. E' evidente che un ministro come la Azzolina non è in grado di gestire la scuola italiana".

(Unioneonline/L)
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