Il referendum sul taglio dei parlamentari, il quarto referendum costituzionale confermativo della storia della Repubblica, si terrà il 29 marzo.

In base a quanto prevede l'articolo 138 della Costituzione, per il risultato non conta il quorum dei votanti che invece determina la validità dei referendum abrogativi: la riforma costituzionale sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi, indipendentemente da quante persone si recano ai seggi.

La riforma costituzionale riduce i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. L'istituto dei senatori a vita è conservato fissandone a 5 il numero massimo (finora 5 era il numero massimo che ciascun presidente poteva nominare). Ridotti anche gli eletti all'estero: i deputati scendono da 12 a 8, i senatori da 6 a 4.

"Non mi preoccupa - ha commentato il premier Giuseppe Conte a Otto e mezzo - siamo fiduciosi che ci sia un ampio schieramento dei cittadini a favore di questa riforma". Poi crolla il governo? "No, direi proprio di no, non vedo connessioni".

(Unioneonline/D)
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