"Gianluigi è infinitamente più grillino di tanti che si professano tali. Non c'è mai stata una volta che non fossi d'accordo con lui. Vi esorto a leggere quel che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell'ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33%".

Alessandro Di Battista difende Gianluigi Paragone, senatore espulso dal M5S con una decisione del Collegio dei Probiviri, l'organo deputato a vigilare sul rispetto dei doveri degli iscritti.

La presa di posizione in un commento a un post di un'attivista del Movimento, Angela Bosco.

Nei giorni scorsi il giornalista aveva votato contro la legge di Bilancio.

"Ringrazio Alessandro Di Battista per le belle parole che usato per me, in mia difesa. Ale rappresenta quell'idea di azione e di intransigenza che mi hanno portato a conoscere il Movimento: stop allo strapotere finanziario, stop con l'Europa di Bruxelles, stop con il sistema delle porte girevoli, lotta a difesa dei veri deboli, stop alle liberalizzazioni che accomunano Lega e Pd", il commento di Paragone.

"Io quel programma lo difendo perché con quel programma sono stato eletto. Ale lo sa", ha concluso il giornalista.

A difendere la scelta dei Probiri c'è invece il parlamentare e sottosegretario al ministero dell'Interno, Carlo Sibilia.

"Chi ha votato contro la manovra 2020 - si legge in un suo post Facebook - ha votato contro il Reddito di Cittadinanza, quota 100, lo stop all'aumento dell'Iva e i fondi ai Vigili del Fuoco. Paragone è stato espulso dal M5S proprio per aver votato contro queste misure. Cioè allo stesso modo dei tre senatori che sono passati dal M5S alla Lega".

(Unioneonline/F)
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