Con 116 voti favorevoli in Senato passa la fiducia al governo giallo-rosso per la legge di bilancio 2020.

La maggioranza, però, perde un altro pezzo: dopo l'addio di tre senatori al M5S, passati alla Lega, anche un altro pentastellato, Gianluigi Paragone, si prepara forse ai saluti, dopo aver annunciato il proprio no alla Manovra, piena, ha detto, di "misure imposte dall'Europa".

Da sottolineare la bagarre in aula, dopo che la presidente Elisabetta Casellati ha dichiarato inammissibili alcune norme, come quella sulla cannabis light, tra le proteste del Movimento e gli applausi di Lega e di Fratelli d'Italia (con Ignazio La Russa che ha anche dato del "drogato" a un collega grillino).

Occhi puntati anche su Italia Viva, con Matteo Renzi che ha dato il via libera ai suoi per il voto favorevole, chiedendo, però, all'esecutivo "un cambio di passo".

(Unioneonline/l.f.)
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