È quasi una promessa del governo: il contratto istituzionale di sviluppo per la Sardegna fa passi avanti, ne hanno parlato di recente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.

Ad annunciarlo è lo stesso Provenzano, alla vigilia del suo arrivo a Cagliari per una serie di incontri. "La grande presenza di esponenti dell'esecutivo nell'Isola, nelle ultime settimane, e lo storico accordo Stato-Regione sulle entrate", spiega il ministro in un'intervista all'Unione Sarda, "sono il segno della grande attenzione per i problemi di questa terra".

Da siciliano, il responsabile delle politiche per il Sud si schiera anche a favore della battaglia per l'insularità: "È una questione che ho avvertito in tutta la mia esperienza di vita. La società civile e la politica sarda hanno posto un tema importante da affrontare su tre dimensioni: quella costituzionale, quella del federalismo fiscale e quella europea". Sul piano politico, Provenzano esprime apprezzamento per il movimento spontaneo delle Sardine: "Una bella esplosione di politica, di partecipazione libera. I partiti non devono preoccuparsi di metterci il cappello".

Il ministro sarà a Cagliari già lunedì sera, in previsione della fitta agenda di impegni istituzionali di martedì: previsti incontri con la Giunta regionale, l'Università e Confindustria. Alle 13 è atteso per un confronto politico con i militanti del Pd, il suo partito, nella sede di via Emilia. Alle 16 parteciperà al dibattito su "Geopolitica del Mediterraneo, ricerca, innovazione" che inaugurerà il primo corso in Sardegna della Scuola di politiche fondata da Enrico Letta: appuntamento alle 16 nell'aula magna Baffi di viale Sant'Ignazio, introducono i lavori Marco Meloni e Alessandro Aresu, rispettivamente direttore generale e direttore scientifico della Scuola.

L'intervista completa col ministro Provenzano sul numero dell'Unione Sarda in edicola lunedì 25 novembre.
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