"Da un minimo di 4 anni a un massimo di otto" di carcere per i grandi evasori partendo da una "somma evasa di 100mila euro". È uno dei passaggi sottolineati dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al termine del vertice di maggioranza sulla manovra.

"Non ho alcun timore di modifiche in Parlamento - ha aggiunto -. Come in tutti i decreti c'è il procedimento di conversione in legge ma la maggioranza ha stabilito inequivocabilmente il carcere ai grandi evasori. È una norma dai confini talmente netti che la maggioranza non deve temere nulla".

È durato oltre due ore e mezza l'incontro per trovare un accordo sul decreto fiscale. Ma le discussioni non sono finite perché alcuni aspetti sono ancora da definire, per esempio per quanto riguarda le partite Iva, e inoltre ancora non è chiusa la legge di bilancio.

L'intesa di massima comunque c'è e riguarda il carcere agli evasori, il tetto del contante e le multe per i commercianti che non facciano pagare con il pos. Divergenze invece in merito alla flat tax.

Altra novità, fortemente voluta da Giuseppe Conte, è il cosiddetto "Superbonus della Befana" che premierà solo le spese effettuate attraverso carte e bancomat a partire dal luglio prossimo. A disposizione rimangono 3 miliardi per garantire bonus tra i 300 e i 500 euro per le spese dal parrucchiere e l'estetista, ma anche dal meccanico e da elettrauto, elettricista, idraulico, ristorante.

Esultano i Cinque stelle, che hanno ottenuto le modifiche chieste al testo: "Il M5s non molla mai!", ha scritto Di Maio su Facebook.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata