Dopo l'ok della Commissione Affari istituzionali, al via questa mattina in Aula alla Camera la discussione generale sulla riforma per il taglio dei parlamentari, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle.

Si tratta dell'ultimo definitivo voto sul provvedimento, per il quale è richiesta la maggioranza assoluta dei sì: se la legge venisse approvata si passerebbe - nella prossima legislatura - da 630 a 400 deputati, e da 315 a 200 senatori (complessivamente il 36% in meno di parlamentari).

Oltre ai grillini e ai partiti della maggioranza giallorossa - Partito democratico, Italia Viva e Liberi e Uguali - anche Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno annunciato che si esprimeranno a favore della misura.

"Il taglio dei parlamentari l'abbiamo votato 3 volte e lo voteremo anche la quarta. E al vertice (con Berlusconi e Meloni) abbiamo deciso che avremo una posizione comune" anche su questo punto, ha detto ieri Matteo Salvini.

"L'importante è che non ci sia uno scambio delle vacche tra M5S e Pd", ha poi aggiunto il segretario del Carroccio.

Ieri il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva lanciato una provocazione agli ex alleati e alle opposizioni, dichiarando di aspettarsi in Aula "non solo un voto di maggioranza, ma un voto trasversale del Parlamento".

"Leggo di alcune forze politiche che vorrebbero assentarsi, di parlamentari di opposizione che non vorrebbero venire in Aula. Vorrà dire che gli manderemo una piccola poltrona a casa per ricordargli che in un momento storico hanno preferito le poltrone al cambiamento", aveva attaccato polemicamente il leader del Movimento 5 Stelle.

(Unioneonline/F)
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