Tornato da Bruxelles, ad attendere Giuseppe Conte c'era una riunione a Palazzo Chigi. Al vertice - non confermato da fonti ufficiali - ci sarebbero stati i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Oggetto: il nodo dei sottosegretari.

Pare che il partito non abbia ancora trovato la quadra e il meccanismo dei candidati avrebbe procurato forti tensioni. Ecco quindi che ci sono dei problemi per consegnare la rosa di nomi, come chiesto dal premier, in tempo per l'incontro con Pd in programma per oggi. I Dem ieri si sono detti "pronti".

Potrebbe allora esserci uno slittamento rispetto al Consiglio dei ministri in programma alle 15.30.

Una delle questioni più importanti tra M5S e Pd riguarda due deleghe del ministero dello Sviluppo: quelle su Telecomunicazioni ed Energia, che in precedenza aveva tenuto Luigi Di Maio. I Dem vorrebbero Antonello Giacomelli (che potrebbe anche guidare l'Agcom) e per l'Energia l'assessore laziale Gian Paolo Manzella, esperto d'innovazione. Però i Cinque stelle reclamano per sé entrambe le deleghe: all'Energia vorrebbero Dario Tamburrano, le tlc dovrebbe tenerle Patuanelli. L'intesa - sostiene qualcuno - potrebbe essere Energia al Pd e tlc al M5s, mentre l'Editoria andrebbe al Pd.

(Unioneonline/s.s.)
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