Si è concluso a tarda notte, dopo quattro ore, un Consiglio dei ministri segnato dalle tensioni tra le due anime del governo gialloverde, Lega e Movimento 5 Stelle, sul caso della norma "Salva Roma" e sulla posizione del sottosegretario ai Trasporti Armando Siri, esponente del Carroccio indagato per corruzione.

Il vicepremier Matteo Salvini ha ottenuto quanto aveva annunciato ai cronisti prima della riunione, lo stralcio di alcuni commi del provvedimento per la Capitale, inserito all'interno del Decreto crescita, che ha ottenuto il suo via libera.

L'annuncio avrebbe mandato su tutte le furie il premier Giuseppe Conte.

"Non siamo i tuoi passacarte", avrebbe detto il capo del governo al ministro dell'Interno.

"Il cdm è un organo collegiale, devi portare rispetto a me e a ciascuno dei ministri che siedono intorno a questo tavolo", ha affermato ancora il presidente del Consiglio.

Intanto i grillini annunciano battaglia in sede di conversione di legge del decreto.

"Siamo sicuri che il Parlamento saprà migliorare ancora di più un provvedimento che, a costo zero, fa risparmiare soldi non solo ai romani ma a tutti gli italiani", riferiscono fonti 5 Stelle.

All'interno del Dl crescita, si legge nella nota del Consiglio dei ministri, sono state inserite alcune novità.

Tra queste, le norme che "determinano i requisiti per l'accesso al Fondo indennizzo risparmiatori", con un tetto massimo portata a 200mila euro e quelle "definiscono le modalità di ingresso del ministero dell'Economia e delle finanze nel capitale sociale della newco 'Nuova Alitalia'".

"Abbiamo previsto significativi interventi per l'ambiente, come il potenziamento del bonus per la riqualificazione energetica degli edifici e gli incentivi all?economia circolare, e per il rilancio del settore dell'edilizia. Abbiamo introdotto misure che permetteranno ad Ilva di riprendere la propria attività con la nuova gestione", ha fatto sapere Conte con un post su Facebook.

(Unioneonline/F)
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