"Sono passati solo quattro giorni dall'annuncio che concorreremo alle elezioni europee del 26 maggio con una nostra lista presente in tutte le circoscrizioni elettorali e la task force dei censori di Facebook non ha perso tempo, cancellando sistematicamente gli account personali dei maggiori esponenti di CasaPound Italia".

Questa la denuncia del gruppo di estrema destra, che punta il dito contro il social network, "reo" di "cancellare le voci dissonanti rispetto alla narrazione dominante".

Un'accusa fatta risuonare attraverso il Primato nazionale, quotidiano sovranista vicino a Casapound, che stila anche l'elenco dei big del movimento "oscurati".

Tra gli altri, Gianluca Iannone (presidente di CasaPound Italia), Andrea Bonazza (responsabile Cpi e consigliere comunale a Bolzano), Maurizio Ghizzi (consigliere Cpi a Bolzano), Emmanuela Florino (portavoce di Cpi Napoli), Carlotta Chiaraluce (portavoce di Cpi Ostia) e Roberto Acuto (responsabile Cpi Napoli).

"Facebook - attacca Il Primato - ormai non è più solo una piattaforma privata, visto che la sua valenza politica e sociale a livello globale è ampiamente riconosciuta da studi e persino da sentenze".

Tra i casi più recenti citati, anche la vicenda che ha coinvolto il candidato di Fratelli d'Italia Caio Giulio Cesare Mussolini.

(Unioneonline/l.f.)

CASAPOUND SI DIFENDE DALLE ACCUSE DI RAZZISMO

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