Bara d'oro, macchinoni di lusso, la presenza di affiliati alle famiglie mafiose locali e italo americane. Un funerale che sembrerebbe uscito da un film, magari dal celebre "Il Padrino" di Francis Ford Coppola, quello celebrato a Montreal per l'ultimo saluto a Vito Rizzuto, capo della mafia italo-canadese morto lunedì scorso a 67 anni. In centinaia hanno affollato la chiesa Notre Dame de la Défense nella Little Italy montrealese sfidando il freddo pungente. Nella stessa chiesa furono celebrati i funerali del padre e del figlio di Vito Rizzuto, entrambi uccisi nella faida mafiosa e sepolti in un bara d'oro per volere del boss. Otto anni fa Vito Rizzuto era stato anche coinvolto in un'inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nelle imprese che miravano a costruire il ponte sullo Stretto di Messina.

LA MORTE - Vito Rizzuto, nato a Cattolica Eraclea, capo di un potente clan siciliano a Montreal, in Canada, è morto il 23 dicembre 2013 in un ospedale della città del Quebec. Rizzuto, 67 anni, sarebbe deceduto a causa di una "complicazione polmonare", secondo il bollettino medico citato dall'emittente Radio Canada. Il boss era tornato a Montreal nell'ottobre 2012, dopo avere scontato una pena negli Stati Uniti per l'eliminazione, nel maggio 1981, di tre membri della famiglia Bonanno di New York. Rizzuto era stato arrestato nel gennaio 2004 a Montreal su richiesta di un tribunale americano. Estradato nell'agosto 2006 è stato condannato nel maggio 2007 da un tribunale di New York per "omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso" a 10 anni di carcere e 250.000 dollari di multa.
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