Polizia federale australiana al lavoro per esaminare le evidenze di rimesse di denaro dal Vaticano all'Australia, legate come nelle ipotesi a tentativi di influenzare sfavorevolmente il processo a carico del cardinale australiano George Pell.

Pell, rientrato in questi giorni in Vaticano dove è stato ricevuto dal Papa, è stato condannato per abusi sessuali di due coristi nella sacrestia della cattedrale di Melbourne nel 1996 quando era arcivescovo, detenuto per oltre un anno e infine scagionato dall'Alta Corte d'Australia.

L'investigazione è stata avviata dopo che l'ente di controllo dei reati finanziari del Paese, l'Austrac, ha fornito informazioni alla polizia federale e a quella dello stato di Victoria. Lo riferisce oggi il quotidiano The Australian.

IL TRASFERIMENTO - Austrac ha confermato di indagare su segnalazioni secondo cui 700mila euro sarebbero stati trasferiti "da fonti vaticane a persona o persone in Australia" e di aver "fornito informazioni" alla polizia federale. La senatrice liberale Concetta Fierravanti-Wells, in un'udienza di una commissione del Senato, ha chiesto conferma del trasferimento al direttore esecutivo di Austrac, Nicole Rose, che ha anche confermato di aver notificato entrambi i corpi di polizia.

Tre settimane fa, prosegue il quotidiano, le autorità vaticane che indagavano sulla scoperta e trasferimento di milioni di euro, oltre che su frodi e malversazioni commesse quando il cardinale Giovanni Angelo Becciu era Sostituto della Segreteria di Stato, sono state informate che 700mila euro erano stati trasferiti in Australia per aiutare ad assicurare evidenze contro il cardinale Pell nel suo processo.

L'avvocato dell'ex chierichetto che aveva accusato Pell di abusi di pedofilia ha escluso categoricamente che il suo cliente abbia ricevuto denaro dal Vaticano, come ipotizzato da giornali italiani. La legale del sopravvissuto dei due accusatori di Pell, Viv Valler, ha dichiarato che questi "non ha idea di ciò che viene asserito e nega di aver ricevuto alcun pagamento".

Nei giorni scorsi, tramite il suo avvocato, Becciu aveva specificato di "non aver mai interferito nel processo del cardinale Pell".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata