Alta tensione tra Grecia e Turchia, dopo che il governo di Ankara ha deciso di inviare la nave Oruc Reis in cerca di giacimenti di idrocarburi nel Mediterraneo orientale, all'interno della Zona economica esclusiva greca (ma non riconosciuta da Ankara).

Dopo le rimostranze di Atene anche gli Stati europei sono intervenuti per cercare di far far cambiare idea alla Turchia. Ma pressioni e le minacce di sanzioni internazionali non sembrano aver colpito nel segno.

"Non desisteremo dal cercare fonti di energia nelle zone contese del Mediterraneo orientale", ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Anzi, il leader turco ha anche rincarato la dose: "Su questa questione il nostro Paese è totalmente nel giusto e continueremo a difendere i nostri diritti usando tutti i mezzi a nostra disposizione, senza tirarci indietro di fronte alle minacce".

(Unioneonline/l.f.)
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