Oggi l’Assemblea generale dell’Onu ha approvato la Dichiarazione di New York, mirata a rilanciare la soluzione a due Stati tra Israele e Palestina, escludendo però, in modo inequivocabile, Hamas.

Il testo preparato da Francia e Arabia Saudita è stato approvato con 142 voti a favore, dieci contro e 12 astenuti. Tra le righe si legge la condanna agli «attacchi perpetrati il 7 ottobre da Hamas contro i civili» e la ferma decisione che «Hamas deve cedere le armi e liberare tutti gli ostaggi» detenuti a Gaza. La dichiarazione sarà la base del vertice del 22 settembre, in occasione del quale il presidente Emmanuel Macron ha promesso di riconoscere lo Stato palestinese. 

Stati Uniti, Israele e Ungheria hanno votato contro la risoluzione assieme a Argentina, Paraguay, Micronesia, Tonga, Nauru, Palau e Papua Nuova Guinea. L'Italia si è pronunciata a favore con il resto dei paesi Ue. Nel documento approvato si afferma che «nel contesto della fine della guerra a Gaza, Hamas deve cessare di esercitare la propria autorità sulla Striscia di Gaza e consegnare le armi all'Autorità palestinese, con il sostegno e la collaborazione della comunità internazionale, conformemente all'obiettivo di uno Stato di Palestina sovrano e indipendente».

La Dichiarazione di New York, approvata oggi dall’Assemblea, chiede inoltre la “cessazione del conflitto a Gaza” e una «soluzione giusta, pacifica e duratura per il conflitto israelo-palestinese, fondata sulla concreta realizzazione della soluzione a due Stati»In prospettiva di un futuro cessate il fuoco, la dichiarazione prevede anche il possibile invio a Gaza di una “missione internazionale temporanea di stabilizzazione” sotto mandato del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, con l’obiettivo di proteggere la popolazione, rafforzare le capacità dello Stato palestinese e garantire sicurezza sia alla Palestina sia a Israele. Il presidente francese Macron, su X, ha detto che «assieme stiamo gettato le basi di un cammino irreversibile verso la pace in Medioriente».

(Unioneonline)

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