A tre anni e mezzo dal referendum con cui il popolo inglese ha deciso a maggioranza di uscire dall'Unione Europea, il Parlamento di Bruxelles ha dato il via libera - ieri - all'accordo sul divorzio da Londra, con 621, 49 no e 13 astenuti.

Una ratifica avvenuta in un clima di grande malinconia tra i deputati - eccezion fatta per i rappresentanti del Brexit Party - che dicono addio (ma per Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue è solo "un arrivederci") i 73 eurodeputati britannici, che lasciano definitivamente l'europarlamento, davanti al quale, nelle prossime ore, verranno ammainate le bandiere dell'Union Jack, vessillo del Regno Unito.

Cosa accadrà ora? Niente di particolare, almeno fino al prossimo 31 dicembre.

Per undici mesi, infatti, la Gran Bretagna resterà ad interim nell'Ue. Un periodo di transizione per consentire al governo di Londra e a Bruxelles di stabilire regole e dettagli della separazione.

I negoziati si dovrebbero aprire all'inizio di marzo.

Intanto, per sostituire i deputati uscenti del Regno Unito arriveranno all'europarlamento anche alcuni italiani.

Si tratta di Vincenzo Sofo (Lega), Sergio Berlato (Fratelli d'Italia) e Salvatore De Meo (Forza Italia). Avrà un seggio a Bruxelles anche Sandro Gozi, ex sottosegretario del Pd, eletto in Francia con Renaissance, il movimento del presidente Emmanuel Macron.

(Unioneonline/l.f.)
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