È salito ad almeno 57 morti il bilancio della violenza di ieri tra due gang rivali in un carcere brasiliano. Uno scontro brutale in cui 16 persone sono state decapitate e le teste esibite come trofeo dai loro avversari.

Il massacro è avvenuto nel Centro di Recupero regionale di Altamira, nel Sudovest del Parà, ed è iniziato quando un gruppo di detenuti è riuscito a entrare in un'altra ala dell'istituto penitenziario dove erano reclusi membri di un gruppo rivale.

Dopo cinque ore, le autorità sono riuscite a riprendere il controllo della situazione: 46 detenuti saranno trasferiti in altre carceri, 10 dei quali andranno in strutture federali più rigorose.

Il segretario straordinario per la politica penitenziaria, Jarbas Vasconcelos, ha detto ai media che si è trattato di un attacco "evidentemente organizzato e pianificato anticipatamente" da detenuti appartenenti al Comando Classe A (Cca), un gruppo criminale locale, contro i detenuti che appartengono invece al Comando Vermelho (Comando Rosso), una delle due principali organizzazioni criminali brasiliane, nata a Rio de Janeiro.

"Quelli del Cca sono usciti dal loro padiglione e sono riusciti ad irrompere in quello del Comando Vermelho, in un attacco rapido e sicuro, il cui obiettivo era lo sterminio dei membri del gruppo rivale", ha raccontato Vasconcelos, aggiungendo che i detenuti del Cca "sono entrati, hanno dato fuoco a materassi, hanno ucciso tutti i capi rivali che hanno potuto e poi si sono ritirati".

(Unioneonline/D)
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