"La risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite contro l'uso dello stupro come arma da guerra è una pietra miliare".

Così il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha commentato l'approvazione a New York, con 13 voti a favore e due astenuti (Russia e Cina), della risoluzione volta a combattere l'uso dello stupro come arma in guerra.

L'obiettivo è stato raggiunto dopo la modifica che gli Usa hanno ritenuto indispensabile per dire sì alla bozza presentata dalla Germania. In particolare, nel testo sono stati eliminati i riferimenti relativi all'assistenza in strutture sanitarie in cui si pratica la pianificazione familiare, ritenuto da Washington un aiuto implicito all'aborto e, dunque, osteggiato.

L'ambasciatore della Germania, Christoph Heusgen, ha chiarito che è stato per questo rimosso un intero "passaggio", soluzioNe ritenuta preferibile rispetto all'ipotesi di modificare solo alcuni termini, con la prospettiva di creare un nuovo precedente nel diritto internazionale.

Il contenuto definitivo è stato criticato dal rappresentante francese, Francois Delattre, che ha definito questo tipo di omissione "inaccettabile" in quanto mina la dignità delle donne.

"È inspiegabile che l'accesso ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva - ha osservato Delattre - non sia esplicitamente riconosciuto per le vittime di stupro, che sono spesso bersaglio di atroci atti di violenza e di mutilazioni barbariche". Sulla stessa linea Gran Bretagna, Belgio e Sudafrica.

Anche Cina e Russia hanno espresso valutazioni negative, su basi differenti, in relazione ad altri passaggi della bozza. Non hanno però bloccato la risoluzione con il proprio veto e hanno preferito astenersi.

(Unioneonline/M)
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