Dopo quasi otto giorni l'ambasciatore francese può rientrare in Italia.

Christian Masset era stato richiamato a Parigi lo scorso 7 febbraio "per consultazioni", dopo che - aveva spiegato il ministero degli Esteri in una nota - "per vari mesi la Francia è stata soggetta ad attacchi infondati e senza precedenza, dichiarazioni oltraggiose".

Diversi sono stati nelle ultime settimane i terreni di scontro tra i due Paesi: dall'immigrazione alla crisi in Libia, dalla polemica 5 Stelle sull'utilizzo del franco Fca in alcuni Paesi africani ex colonie francesi fino all'estradizione dell'ex terrorista Cesare Battisti. Ma a scatenare l'ira di Parigi era stato l'incontro di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista con i gilet gialli, e in particolare con Christof Chalencon, uno dei leader più oltranzisti del movimento.

A calmare le acque, stando a quanto reso noto dal ministro per gli Affari europei Nathalie Loiseau, è stata una telefonata di Sergio Mattarella.

"Il presidente della Repubblica Italiana - ha detto Loiseau a Radio Rtl - ha chiamato il presidente Macron. Si sono parlati, hanno affermato insieme quanto fosse importante l'amicizia tra Francia e Italia, quanto i due paesi abbiano bisogno l'uno dell'altro".

"Abbiamo anche sentito dei leader politici che si erano lasciati andare a parole o comportamenti francamente non amichevoli e inaccettabili, mostrare di essersi pentiti", ha aggiunto il ministro, riferendosi ai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Comunque, ha concluso, "l'Italia ha bisogno della Francia, quindi lavoriamo insieme".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata