In vista del Consiglio dei ministri di domani mattina, si è tenuto un incontro fra governo, Regioni e Comuni sulle nuove misure anti-Covid.

Un vertice in cui il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini ha annunciato una proroga di trenta giorni del divieto di spostamenti tra Regioni, che scade il 25 febbraio. Proroga che sarà contenuta in un decreto che dovrà essere approvato in Cdm.

Dopo la conference call del premier con i ministri ieri, i governatori sono stati informati e consultati nella videoconferenza con Gelmini e con il ministro della Salute Roberto Speranza. E presentano una loro piattaforma di proposte che domani sarà portata al governo, assicura il ministro.

I presidenti di Regione chiedono di inserire nella cabina di regia politica - non quella del monitoraggio del contagio - anche i ministri economici (come ieri nella call con Draghi), "al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese".

"In via strutturale, lo stesso provvedimento che introduce restrizioni per il Paese e poi restrizioni particolari per singoli territori - si legge nel documento della Conferenza - deve anche attivare gli indennizzi e salvaguardare le responsabilità, garantendo la contestualità a prescindere da chi adotta il provvedimento".

Insomma, ristori tempestivi a qualsiasi livello per le categorie penalizzate dalle chiusure sia nazionali che locali. "È necessario, inoltre, condividere maggiormente i provvedimenti", insistendo sul preavviso congruo che il governo deve dare per evitare il caos come per lo sci e i

ristoranti aperti/chiusi nel weekend. Su questo Gelmini ha dato rassicurazioni.

L'ipotesi che circola è che il monitoraggio venga effettuato a inizio settimana e non venerdì per non far arrivare la decisione sui colori delle zone troppo a ridosso del week end.

Le Regioni chiedono poi di accelerare decisamente nella campagna vaccinale, reperendo le dosi necessarie, e collegando il problema ai criteri che hanno regolato finora i colori, in primis l'inesorabile Rt, l'indice di trasmissibilità. "Si ritiene indispensabile procedere a una revisione dei parametri e alla contestuale revisione del sistema delle zone - affermano -, nel senso della semplificazione, che passi funzionalmente anche da una revisione dei protocolli per la regolazione delle riaperture, in senso anche più stringente laddove necessario".

(Unioneonline/F)
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