"Questa notizia non è uscita dal sottoscritto né direttamente né indirettamente, nel modo più assoluto".

Lo ha detto il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, in audizione in commissione Lavoro alla Camera, parlando dei politici che hanno percepito il bonus da 600 euro.

Sono tre i nomi emersi fino a oggi: quelli di due deputati leghisti, Andrea Dara ed Elena Murelli, e di uno del Movimento 5 Stelle, l'imprenditore genovese Marco Rizzone.

"Per avere diritto al bonus - spiega Tridico - il richiedente non deve essere iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie. Sulla base di questa norma l'Unità antifrode ha mandato una prima tranche di circa 40 mila soggetti che alla data risultavano iscritti a un'altra forma di previdenza".

Secondo il presidente dell'ente previdenziale "nel periodo del Covid l’esigenza era pagare subito e controllare dopo, ma il bonus da 600 euro era "appettibile per chi froda" e per questo le "verifiche sono ancora in corso".

E a proposito della notizia sui deputati che hanno percepito il bonus ha detto: "Il 9 agosto esce la notizia senza i nomi perché i nomi non li sa nessuno e non li da l'Istituto, che garantisce la privacy".

Tridico ha ricordato che "il 7 agosto mi ha chiamato il direttore di 'Repubblica' per dire che il suo giornale aveva scoperto la notizia sui bonus e la vuole dare e mi chiedeva i nomi. Ero sorpreso e questa notizia non è uscita né direttamente né indirettamente da me".

"Sulla notizie di 'Repubblica', qualche giorno fa ho ordinato in audit interno per capire se le notizie sono state trafugate dall'istituto. La notizia del 200 politici a livello nazionale e dei 5 deputati l'ho condivisa a fine maggio con il cda dell'istituto, per permettere poi di poter fare le verifiche del caso", ha concluso Tridico.

(Unioneonline/F)
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