Nuovo caso di sepsi da meningococco nel Basso Sebino bergamasco.

Colpito stavolta un uomo di 54 anni, di Predore, marito di Marzia Colosio, la donna di 48 anni morta 10 giorni fa di meningite.

Ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, non è in pericolo di vita: "L'uomo era stato sottoposto alla profilassi antibiotica precauzionale - spiega l'assessore regionale lombardo al Welfare, Giulio Gallera -, che però non ha sortito completamente l'effetto auspicato a causa delle sue pregresse fragili condizioni di salute. Il paziente si trova fortunatamente ora in condizioni non gravi. Le azioni di profilassi per i contatti più stretti sono già state attivate dall'Ats di Bergamo".

Il caso è il sesto nella zona: il cinquantaquattrenne è stato colpito dal tipo C del batterio, lo stesso ceppo che ha ucciso sua moglie e, a inizio dicembre, la studentessa diciannovenne Veronica Cadei, di Villongo, e causato la sepsi ad altre due persone, ora fuori pericolo. Il quinto caso, un sedicenne anche lui del Basso Sebino, è invece risultato avere il meningococco di tipo B.

"In queste ore l'Istituto Superiore di Sanità ha confermato che i primi 4 casi di Sepsi da meningococco C registrati nelle scorse settimane nel Basso Sebino presentano lo stesso genotipo del batterio - evidenzia ancora l'assessore Gallera -. Questo elemento conferma la scelta di procedere all'offerta vaccinale estesa alla popolazione della zona. Un'offerta che prosegue anche nei prossimi giorni negli ambulatori straordinari, nelle scuole superiori, nelle aziende e attraverso i medici di base del territorio".

(Unioneonline/D)
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