Dura condanna a più voci a seguito dell'attentato che ha colpito nella notte tre mezzi del Corpo forestale a Sant'Antioco. Un incendio ha distrutto due fuoristrada e un'imbarcazione.

L'atto intimidatorio, secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della Compagnia di Carbonia - è stato messo a segno intorno all'una.

Qualcuno ha versato sui mezzi del liquido infiammabile e poi ha appiccato il rogo. È stato il personale del Corpo forestale ad adoperarsi immediatamente per estinguere l'incendio, poco dopo sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri. Chiari i segni dell'atto doloso col ritrovamento di alcuni inneschi e di un accendino.

"Vergogna! Siamo sconcertati - scrive il sindaco di Sant'Antioco, Ignazio Locci, sulla pagina Facebook ufficiale del Comune - L'attentato di questa notte a danno dei mezzi del Corpo Forestale di Sant'Antioco è un fatto increscioso, da condannare senza se e senza ma. Questo è un attacco non solo al Corpo Forestale, ma anche alla Repubblica e a ciascuno di noi. Abbiamo piena fiducia nelle forze dell'ordine e siamo certi che si riuscirà a risalire ai responsabili di questo gesto vile. Confermiamo la nostra vicinanza al Corpo Forestale e lo ringraziamo per l'impegno che quotidianamente profonde a tutela di tutti noi".

"È un vile attentato, stiamo valutando tutte le strade per individuare i colpevoli", è il commento di Antonio Casula, comandante del Corpo forestale Regionale della Sardegna. "Abbiamo avviato tutte le indagini e gli accertamenti - aggiunge - stiamo valutando tutte le ipotesi, ma vogliamo mantenere la massima riservatezza. Non ci sono dubbi sul fatto che l'attentato sia collegato all'attività svolta dalla Stazione navale. Sono stati bruciati due mezzi, un terzo è stato danneggiato ed è stata bruciata anche un'imbarcazione che era arrivata da poco".

Il comandate si trova a Sant'Antioco. "Sono qui per portare la nostra solidarietà ai colleghi e quella dell'assessore regionale della Difesa dell'ambiente, Gianni Lampis e del presidente della Regione Christian Solinas", conclude.

"Atto indegno da condannare fermamente", scrive in una nota Michele Pais, presidente del Consiglio regionale. "In attesa del completamento delle indagini da parte della magistratura, esprimo anche a nome dell'Assemblea lo sdegno per gesti come questo che vogliono destabilizzare e intimidire. Il Consiglio regionale è vicino a tutti i forestali che ringrazio per la responsabilità e il grande senso del dovere".

"Un atto gravissimo commesso contro chi ogni giorno è impegnato in prima linea per difendere il patrimonio ambientale della Sardegna, a tutela di tutte le nostre comunità", dice il presidente della Regione Christian Solinas. "Non sarà certo questa nuova azione vile e violenta - sottolinea - a fermare il lavoro incessante a presidio del territorio delle donne e degli uomini del Corpo forestale, ai quali va la piena solidarietà mia e della Giunta, con l'auspicio che i responsabili di questi atti criminali siano al più presto individuati e assicurati alla giustizia".

(Unioneonline/s.s.)
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