Favismo, guerra, un tumore e ora anche il Covid. Sono le terribili prove che ha dovuto superare Antioco Cirronis, 87enne di Sant'Antioco. Ma lui è riuscito a superarle tutte.

L'ultima battaglia, appunto, contro il coronavirus, che l'ha costretto al ricovero e che ha costretto i familiari a giorni interminabili e angosciosi d'attesa. Adesso, però, dopo tre settimane di paura, Antioco è finalmente tornato a casa. E i familiari hanno deciso di gridare la loro gioia raccontando a L'UnioneSarda.it l'incredibile storia del loro nonno, "per infondere un poco di speranza in questi mesi difficili", spiega la nipote, Erica Espa. Aggiungendo: "L'ultimo tampone ha dato esito negativo e siamo tutti felicissimi. Mio nonno è molto provato, ma sta tutto sommato bene, dopo un periodo da incubo e pian piano si sta riprendendo. Adesso è il momento gioire e di raccontare la sua storia di forza e speranza".

E allora eccola, per intero, nelle parole dei familiari la storia di Antioco: "E' nato e cresciuto nell'isola dell'isola della Sardegna, Sant'Antioco", spiegano i familiari, elencando le tante sfide che Antioco è stato costretto ad affrontare: "A 5 anni il favismo, e rimane per 3 giorni di fila immerso nel letame, l'unica cura allora per sopravvivere. A 10 anni sopravvive ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, cerca di proteggersi e di evitare la morte rimanendo a terra, immobile. La sua vita continua felice: lavora sodo, crea una famiglia fantastica di cinque figli. Poi, si circonda di amici, nipotini e tanto affetto.

A 77 anni, però, si trova davanti a una nuova grandissima sfida: un tumore maligno al rene sinistro lo trova costretto a combattere contro uno dei mali peggiori. Grazie al suo spirito combattivo e alla sua immensa voglia di vivere anche questo male viene vinto".

Arriviamo ai giorni nostri: "Il Covid-19 lo colpisce in pieno. Deve affrontare una nuova battaglia, molto dura, che gli fa passare momenti di paura infiniti. In ospedale si trova da solo, senza l'affetto e notizie dei suoi cari, lo visitano una sola volta al giorno per ridurre al minimo i contatti. Nessuna empatia, nessuna sensibilità". Ma Antioco è forte e sconfigge anche il virus: "Finalmente è tornato a casa e ora è curato con affetto dalla moglie Graziella e dalla figlia Tiziana. A distanza la sua famiglia intera lo ha supportato, incoraggiato, spronato".

"Dopo 3 settimane infinite e interminabili - concludono i familiari con orgoglio - possiamo finalmente urlare al mondo che Antioco Cirronis ha vinto anche questa dura lotta e che l'unione familiare è sicuramente uno degli antidoti migliori per ogni male. A chent'annos cun saludi, nonno!".

(Unioneonline/l.f.)
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