Non ce l'ha fatta Federico Sanna, il 44enne di Fluminimaggiore, che domenica sera è rimasto gravemente ferito a seguito di una caduta dalla sua mountain bike, mentre percorreva una strada vicinale nei pressi della località Su Mannau.

Il dramma

È morto ieri pomeriggio, nel reparto Rianimazione del Santissima Trinità di Cagliari, dove era stato ricoverato a causa di un complicato trauma facciale. A nulla sono servite le cure del personale medico, che sino alla fine ha cercato di strapparlo alla morte. L'incidente è accaduto domenica poco dopo le 19, nello stradello che collega il piazzale sottostante la grotta turistica di Su Mannau con l'abitato del paese. Il ciclista faceva rientro a casa. Forse a causa di una distrazione, di un malore (le cause sono ancora da accertare), ma all'improvviso ha perso il controllo della sua bici, scivolando per terra e battendo violentemente il viso su dei massi, che si trovavano a bordo strada. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, tanto che il personale del 118, allertato da un passante, ha richiesto l'intervento dell'elisoccorso. E proprio il velivolo, ripartito poco dopo ma senza a bordo il ferito, ha lasciato in un primo momento ben sperare per il povero ciclista.

Soccorsi vani

Trasportato in stato di coma a bordo di un'ambulanza medicalizzata nel Pronto Soccorso del Cto di Iglesias, il personale medico gli ha riscontrato diverse fratture e un grave trauma al volto. Condizioni di salute, che poi si sono aggravate durante la notte, tanto da costringere i medici a trasferire il poveretto al Santissima Trinità di Cagliari, per sottoporlo a un delicato intervento chirurgico al viso e cercare di risolvergli i problemi di respirazione causati dal trauma facciale. Ieri mattina le sue condizioni sembravano stabili ma il pomeriggio si sono aggravate nuovamente, sino alle 18, quando il suo cuore ha cessato di battere definitivamente.

Il dolore

Federico Sanna era molto conosciuto nel centro ex minerario. Diplomato geometra, lavorava frequentemente come capo cantiere nei diversi cantieri comunali. Amava la musica e spesso si cimentava in qualche serata col piano bar o col Karaoke. Amava anche la mountain bike e non disdegnava ogni tanto di fare una passeggiata in campagna o percorrere le strade asfaltate che conducono dal paese nelle località marine del territorio. Così come amava stare assieme agli amici e condividere intere serate a parlare delle diverse questioni che riguardavano i problemi sociali del proprio paese.

Una persona tranquilla, insomma. Per questo ieri la sua scomparsa ha suscitato il grande cordoglio di tutta la Comunità fluminese.

Federico Matta

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