Prima mancava il materiale, poi è arrivato ma è sorto un altro problema: non c'è il personale che possa effettuare l'inserimento del "pick", un catetere per la somministrazione dei farmaci. Quelli chemioterapici, nel caso specifico. Protagonista, suo malgrado, di questa "disavventura" è Roberto Zucca, 57 anni, di Nebida, la frazione costiera di Iglesias. L'uomo, operato per un tumore al polmone, è in cura al servizio di Oncologia del "Sirai", l'ospedale di Carbonia.

"Devo iniziare il quinto ciclo di chemioterapia - racconta - ma i sette giorni di pausa, previsti al termine del ciclo precedente, sono passati da tre settimane e non ho ancora potuto riprendere la terapia".

Il "pick" viene utilizzato quando le vene dei pazienti sono compromesse a causa delle frequenti infusioni di farmaci: per l'inserimento (si tratta, di fatto, di un mini intervento) è necessaria la presenza del medico anestesista.

"In un primo tempo mi è stato detto che mancava il materiale, poi che non c'era personale disponibile per l'inserimento del catetere. Spero risolvano quanto prima: un malato non può essere trattato in questo modo. Voglio, però, precisare che in Oncologia sono seguito da personale disponibile e competente, ma è l'organizzazione della sanità a essere inadeguata".

Dalla Assl - attraverso l'ufficio stampa - fanno tuttavia sapere che il problema è dovuto all'affidamento della gara per la fornitura dei cateteri alla nuova ditta: "Risale a pochi giorni fa e i materiali arriveranno a breve". Nessun cenno alla mancanza di personale.
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