"Ditemi com'è morto mio figlio".

Franca Bussola, 52 anni, mamma di Riccardo Mallica, il ventitreenne di Iglesias morto nella casa di un'amica dove aveva deciso di trascorrere alcuni giorni, non riesce a darsi pace.

"È passato quasi un anno da quel giorno terribile, ma non conosciamo ancora i risultati dell'autopsia".

Era la mattina del 31 ottobre dell'anno scorso.

Fin dai momenti successivi all'intervento dell'équipe del 118, la morte del giovane era stata attribuita a overdose dovuta, probabilmente, all'assunzione di psicofarmaci e metadone.

Con i soccorritori erano intervenuti anche i carabinieri: erano stati i militari ad accorgersi che nella stanza c'erano sia la confezione del farmaco regolarmente prescritto dagli specialisti del Cim (dai quali Riccardo era seguito), ma anche metadone non autorizzato.

Proprio quelle circostanze avevano portato a ritenere che la causa del decesso fosse il mix delle due sostanze. Ma il pubblico ministero, nel momento in cui si pensava che la salma potesse essere restituita ai familiari per lo svolgimento dei funerali, aveva deciso di vederci chiaro, disponendo l'autopsia.
© Riproduzione riservata