È una contrarietà quasi unanime quella espressa dal territorio all'indomani dell'ufficialità del provvedimento del governo sulla sospensione dell'export bellico italiano verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi che ha già portato la direzione della Rwm a preannunciare snellimenti tra il personale impiegato.

Basta un rapido giro per Domusnovas (dove ha sede la fabbrica che si estende anche in territorio di Iglesias) per registrare molte opinioni contrarie: "La guerra non si fermerà, si lasceranno solo tanti padri di famiglia a spasso".

"La Rwm - sostiene Salvatore Deidda, Deputato Fdi e componente della Commissione Difesa - è un'industria fondamentale per le nostre forze armate e per la Difesa comune europea. Il governo riconosca la rilevanza strategica dell'azienda attraverso il rilascio del Nulla Osta di Sicurezza Industriale Strategico già avviato nel marzo 2018".

Tra i sindaci del Sulcis domina la preoccupazione: "Come al solito si è partiti dalla coda senza creare alternative ed infischiandosene delle conseguenze per il territorio" afferma Laura Cappelli, primo cittadino di Buggerru.

"Il governo compensi la perdita di produzione stimolando la produzione di cartucciato per la difesa nazionale ed europea" è l'appello di Mauro Usai, primo cittadino di Iglesias.

Fuori dal coro invece Paola Massidda, sindaco di Carbonia: "I miei colleghi non si prestino al gioco di questi industriali, stiamo perlando di eventuali e provvisorie razionalizzazioni non certo di chiusura. Ilgoverno ha agito rispettando la Costituzione e le leggi".

Il portavoce di Sardegna Pulita Angelo Cremone reitera la richiesta di rendere noti testo e firmatari del provvedimento governativo.

Inoltre fa sapere di aver chiesto ufficialmente a Questura e Prefettura (allegando la serie di minacce e intimidazioni di cui è già stato oggetto) di essere tutelato da possibili ritorsioni per l'attività di denuncia portata avanti in questi anni.
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