È intitolato alla memoria del carabiniere, medaglia d'oro al valor militare, Vittorio Marandola, il 138esimo corso degli allievi carabinieri che, nella mattinata di oggi, hanno prestato giuramento a Iglesias.

Nel grande piazzale della Caserma Trieste, durante il tradizionale cerimoniale, che ormai si ripete decenni, 344 giovani allievi, di cui 75 sardi, sono entrati a far parte della grande famiglia rappresentata dall'Arma dei carabinieri.

Provengono tutti da alcuni anni di servizio presso altri corpi militari, ma sono giunti nella scuola iglesiente spinti esclusivamente dalla passione per questo Corpo.

Perfetti, nelle loro uniformi e nello schieramento, ascoltano le parole del loro comandante, il colonello Antonino Minutoli, che introducono la cerimonia di consegna degli alamari: "Gli alamari rappresentano, da due secoli, il simbolo di integrità morale e sacrificio, di chi ha deciso di stare tra la gente - Minutoli conclude incoraggiando i giovani - Siate fieri di essere carabinieri!".

A seguire l'intervento del generale di brigata Michele Sirimarco, comandante della Legione allievi carabinieri, che ha espresso il suo sentimento verso la Sardegna: "Siamo stati fortunati, noi tutti, che abbiamo avuto la fortuna di prestare servizio in questa terra".

A passo di marcia giungono i sei allievi, che si sono distinti durante il corso, per ricevere gli alamari dalle autorità, poi, tutti i familiari, parenti, e amici dei restanti allievi, lasciano le tribune per correre verso lo schieramento. Lacrime di gioia, abbracci e tanta emozione, accompagna questo momento, che vede i familiari consegnare i "simboli" ai loro cari.

(L'Unione Sarda - Cucca)
(L'Unione Sarda - Cucca)
(L'Unione Sarda - Cucca)

L'allievo carabiniere Giulia Cavalli è tra questi, con gli occhi carichi di commozione quando vede giungere il nonno Cosimo, ex carabiniere, che stringe in mano gli alamari.

Giulia, ventisettenne iglesiente, è parte di tre generazioni di carabinieri.

Dopo alcuni anni trascorsi nella Brigata Sassari, ha finalmente potuto coronare il suo sogno: "Desideravo far parte dell'Arma fin da bambina, quando venivo qui, con mio nonno, per assistere alle cerimonie di Giuramento. Con forza di volontà e sacrificio il mio sogno è stato realizzato, mi piacerebbe poter svolgere il mio servizio in Stazione, a contatto con i cittadini".

Nel piazzale ritorna il silenzio per dare inizio al momento solenne del giuramento, formulato, davanti alla bandiera, dall'allievo Ivana Scandurra. La cerimonia termina con la sfilata dei reparti, accompagnata dalle note della Banda musicale della Brigata Sassari.

I neo carabinieri, possono finalmente festeggiare l'importante traguardo raggiunto dopo tanto impegno, come spiega l'allievo Andrea D'Aloia, ventiquattrenne di Sant'Antioco: " L'uniforme mi ha affascinato fin da piccolo, dopo un periodo trascorso nella Marina Militare, ho deciso che il mio obiettivo era diventare carabiniere, perché mi consente, in prima persona, di stare al servizio dei cittadini. Ora mi attende la Stazione, ma dopo sarei felice di far parte della 2° Brigata Mobile".

Un ruolo, quello del carabiniere, che ha attratto anche Alessio Andante Cancedda, ventisettenne di Carbonia: "Una decisione maturata durante il mio servizio nella Brigata Sassari, dove ho avuto modo di entrare in contatto con il lavoro dei carabinieri, che mi ha colpito. In futuro mi piacerebbe entrare a far parte del Battaglione".

Una scelta di vita anche per Nicola Todde, 27 anni, di Siliqua, che, dopo qualche anno trascorso nell'Esercito, ha optato per l'Arma: "Una passione trasmessa dalla mia famiglia, con diversi parenti nei carabinieri e in altre forze dell'ordine. Prossimamente, dopo un periodo in Stazione, vorrei far parte del 13° Reggimento Gorizia".
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