Sono migliorate le condizioni del ventinovenne nigeriano che, alcune notti fa, è stato ricoverato nella Rianimazione dell'ospedale Santa Barbara, a Iglesias, dopo la rottura di un ovulo contenente droga. Gli accertamenti eseguiti dai Carabinieri sugli ovuli già espulsi dall'uomo avrebbero permesso di accertare che si tratta di eroina (circa 350 grammi in totale), non cocaina come era stato ipotizzato in un primo momento.

I sanitari dovranno effettuare gli ultimi controlli, per sincerarsi del fatto che si sia completamente ripreso e che nel suo corpo non ci siano altri ovuli e, a quel punto, dichiararlo dimettibile. Un passaggio fondamentale per consentire agli investigatori di formalizzare nei suoi confronti l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L'uomo (incensurato) è stato male domenica notte, dopo essere rientrato a Iglesias da un viaggio nel Centro Italia. Non voleva che la sua fidanzata chiedesse aiuto, ma le sue condizioni peggioravano con il passare del tempo e la donna ha deciso di chiamare il 112.

Nel momento in cui si è trovato di fronte i Carabinieri, ha ripetutamente negato di aver ingerito alcuna sostanza stupefacente. Ma ha cambiato versione pochi istanti prima di perdere i sensi: confessando ai militari di essere appena rientrato dalla Penisola, dove aveva ingerito molte dosi di eroina.

Trentuno ovuli, avrebbe riferito ai Carabinieri. Resta da chiarire dove, esattamente, abbia ricevuto gli ovuli e a chi dovesse consegnare la droga. Al momento si sa con certezza che si era imbarcato da Civitavecchia e, dopo essere sbarcato al porto di Cagliari, è approdato a Iglesias. Parrebbe, tuttavia, che la droga non fosse destinata a rimanere in città.
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