Manuel Piredda non sarebbe stato soffocato.

Il ragazzo morto il 17 aprile 2011 nell'incendio che aveva devastato la sua casa e sfigurato la moglie Valentina Pitzalis è morto "probabilmente" per una "asfissia non meccanica", cioè non provocata da altre persone.

È quanto emerso oggi nell'incidente probatorio al Palazzo di giustizia di Cagliari davanti alla gip Gabriella Muscas. Ma su ciò che abbia originato quella asfissia non ci sono certezze.

La prima inchiesta su quanto accaduto si era chiusa con l'archiviazione: per gli investigatori era stato il ragazzo ad appiccare le fiamme e a rimanerne vittima.

La ragazza, portata in ospedale con ustioni sul 40 per cento del corpo, aveva detto che il coniuge (a suo dire non voleva separarsi) l'aveva cosparsa di cherosene. La seconda indagine, attualmente in corso, è nata da un esposto presentato da Roberta Mamusa, madre del giovane.

Ora Pitzalis è indagata per omicidio. Questa mattina sono stati sentiti i periti ausiliari. Il 10 giugno nuova udienza: sarà sentito anche il perito esperto in incendi.

Alcune immagini di Manuel
Alcune immagini di Manuel
Alcune immagini di Manuel
Manuel Piredda e Valentina Pitzalis (Archivio L'Unione Sarda)
Manuel Piredda e Valentina Pitzalis (Archivio L'Unione Sarda)
Manuel Piredda e Valentina Pitzalis (Archivio L'Unione Sarda)
Il funerale di Manuel Piredda a Gonnesa
Il funerale di Manuel Piredda a Gonnesa
Il funerale di Manuel Piredda a Gonnesa
Manuel
Manuel
Manuel
Valentina Pitzalis
Valentina Pitzalis
Valentina Pitzalis
Valentina in una vecchia foto
Valentina in una vecchia foto
Valentina in una vecchia foto
Uno scatto di Valentina
Uno scatto di Valentina
Uno scatto di Valentina
Valentina con le gravi ustioni
Valentina con le gravi ustioni
Valentina con le gravi ustioni
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