Faccia a faccia tra il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, e il prefetto di Sassari, Maria Luisa D'Alessandro, per affrontare la questione sicurezza, all'indomani della rissa tra minorenni in pieno centro. Gruppi di giovanissimi che si sono scagliati contro il loro coetaneo con calci e pugni.

Il problema sicurezza è stato sollevato in aula anche dai consiglieri sardisti Bastianino Spanu e Alessandro Pantaleo, i quali hanno chiesto l'intervento immediato di prefetto e questore affinché venga rafforzato l'organico della Polizia per sorvegliare il vasto territorio. "Nei prossimi giorni incontrerò anche carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria - ha detto il sindaco -. Oggi, forse grazie anche alla zona bianca, qualcuno si sente più euforico del solito e tende a non rispettare le regole".

L'allarme sugli atti vandalismi nei confronti dei beni pubblici, ma anche la mancanza di decoro in alcune zone periferiche e strategiche per il turismo, ha spinto il primo cittadino a chiedere all'Autorità di sistema portuale di aumentare la sicurezza nelle zone della Torre aragonese e del Museo del Porto, nell'area portuale dove è prevista una gara per l'illuminazione. Per i consiglieri sardisti, al tema prioritario della sicurezza si aggiunge quello del decoro. "Risulta improrogabile un intervento serio e concreto sulla manutenzione ordinaria della città, come la pulizia di piazze, strade, sfalcio dell'erba - sostengono Spanu e Pantaleo -, pulizia delle caditoie, della segnaletica orizzontale, come occorre un serio lavoro di ripristino del manto in cemento della pista ciclabile, dove in alcuni punti è rimasta soltanto la rete di armatura in acciaio, pericolosissima per cicloamatori e podisti. Vanno ricordati i motivi che hanno portato le coalizioni di Mulas e Satta all'accordo programmatico, i primi 100 giorni era previsto il decoro alla città, riorganizzare la macchina amministrativa e gettare le basi di un progetto di sviluppo".
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