Pochissimi lo vogliono, molti lo contrastano perché temono che un nuovo centro commerciale nel quartiere di Luna e Sole affossi definitivamente i piccoli commercianti. E c'è chi come il Wwf Sassari sottolinea che il supermercato occuperebbe l'area destinata al Parco lineare. Mercoledì alle ore 9 si riunisce a Palazzo Ducale di Sassari la Commissione urbanistica, dietro convocazione sollecitata dal commissario Lello Panu, di Italia in Comune.

In esame il progetto relativo all'area di un ettaro e mezzo tra via degli Astronauti e via Luna e Sole che apparteneva alle suore dette Pie Sorelle Educatrici. Una settimana fa la III commissione non ha votato, per mancanza di numero legale, l'adozione preliminare del piano urbanistico attuativo del progetto della società che intende costruire non solo due palazzine ma anche un supermercato, come da variante recepita dall'amministrazione comunale.

La maggioranza ha traballato, le polemiche sono diventate roventi in città. Anche alcuni consiglieri di maggioranza sono convinti che quella variante col supermercato non è certo di utilità in un quartiere dove insistono già centri commerciali e altri supermercati. D'altro canto ci sono le aspettative dell'impresa che ha acquistato l'area e deve costruire.

Il commissario e consigliere comunale Lello Panu lancia una provocazione: "Con la presente proposta di delibera la III commissione urbanistica chiede al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale di fare proprio il comma 4, d-ter dell'articolo 16 del D.P.R. 6 Giugno 2001, n.380, di impegnare il settore competente e di provvedere così come previsto dal comma 5, attraverso apposita delibera del consiglio comunale alla valutazione del maggior valore generato dall'intervento previsto per il progetto norma Luna e Sole-via Degli Astronauti, in modo tale che venga attestato l'interesse pubblico".

Cosa cambia? Dichiarare l'incremento di valore della zona, come avvenuto in altri Comuni e con delibere di altri consigli comunali, prevede l'erogazione di un contributo straordinario da parte dell'impresa privata. Lello Panu spiega: "Secondo i tecnici interpellati, l'importo minimo è di alcuni milioni di euro, che entrerebbero così nelle casse comunali e sarebbero utili per altri interventi".

Come a dire: se l'interesse pubblico dell'opera non è dimostrato, la variante va bocciata, se lo si vuole dimostrare, la legge prevede che l'impresa versi alcuni milioni.
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