Il sindaco di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini oggi ha scritto una durissima lettera di protesta al Presidente della Regione Christian Solinas e all'assessore regionale ai Lavori Pubblici Roberto Frongia, chiedendo chiarimenti sul ritardo dei lavori dell'innalzamento dell'argine del fiume Coghinas.

Un argomento, quello della sicurezza idrogeologica, reso ancor più attuale dopo i disastri causati in Sardegna dalle piene e dalle piogge degli ultimi giorni.

"Dopo le recenti precipitazioni - comincia la nota del sindaco Pietro Carbini - che hanno messo in ginocchio intere popolazioni, anche quelle colpite dalle medesime problematiche nel 2013, a Santa Maria Coghinas sono passati svariati anni da uno studio che avrebbe dovuto permettere l'innalzamento dell'argine sinistro del fiume Coghinas, ogni anno a rischio esondazione, poiché le piene lambiscono sempre la parte sommitale dell'attuale terrapieno. Dopo numerosi incontri tecnici,- continua la lettera - finanziamenti per un totale di 3,7 milioni di euro, conclusione della procedura di gara, stipula convenzione (1-7-2016), avvio delle indagini geotecniche propedeutiche (completate 25 -11-2016), ancora non esiste una data certa per l'avvio del lavori. Tale situazione non è più accettabile e nessuna motivazione può giustificare il ritardo di 4 anni per la realizzazione di un'opera strategica. Per questo motivo - conclude il comunicato del primo cittadino - chiedo un immediato riscontro in merito al mancato avvio degli interventi. Se dovesse continuare questa situazione di stallo sarò costretto ad interessare enti preposti al fine di verificare negligenze rispetto alla mancata realizzazione dell'opera".

Interpellato sull'argomento il sindaco di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini precisa ulteriormente: "La nota è stata recapitata per conoscenza anche al Prefetto e alla direzione della Protezione Civile. Mi sono rivolto direttamente al Governatore e all'Assessore regionale, perché la stessa Regione ha finanziato le opere, ma chi gestisce tutto è l'Autorità di Bacino e il Consorzio di Bonifica. Che si intervenga immediatamente su questi enti".
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