A ogni acquazzone la città di Alghero si allaga, le strade diventano fiumi in piena e il sistema fognario va in tilt, riversando in mare liquami e persino topi morti.

Lo denuncia Carmelo Spada del Wwf, sottolineando la necessità di dotare il Comune di un Piano urbanistico del sottosuolo, "capace di mitigare il cambiamento climatico in atto. E' necessaria un'analisi delle criticità e una conseguente pianificazione del sistema fognario, depurativo e di raccolta delle acque di prima pioggia".

"Il nuovo sistema della rete del sottosuolo - continua Carmelo Spada, delegato per la Sardegna dell'associazione ambientalista - dovrà far fronte agli eventi meteorologici intensi o repentini, evitare gli allegamenti delle strade cittadine e che le acque di prima pioggia si mescolino a quelle nere confluendo direttamente in mare senza adeguato trattamento in quanto si compromette la qualità del nostro mare".

Insieme al Puc, dunque, secondo il Wwf, sarebbe opportuno programmare un adeguato piano urbanistico del sottosuolo "che dovrà consentire la qualità ambientale alle presenti, alle future generazioni e conseguire l'obiettivo del bene comune".
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