Quando è stata soccorsa aveva problemi di galleggiamento, ma l'amore e la professionalità dei veterinari del Crama - Centro di recupero animali marini Asinara - ha permesso alla tartaruga Malez di riprendere a nuotare.

Le indagini clinico diagnostiche effettuate al momento del suo arrivo al Centro Recupero, due settimane fa, avevano evidenziato una costipazione intestinale causata presumibilmente dall'ingestione di materiale plastico. Nei giorni , infatti, la tartaruga Malez, un esemplare di caretta caretta, ha espulso le prime porzioni di plastica.

Ieri la liberazione nelle acque del mare dell'isola dell'Asinara alla presenza del direttore del parco nazionale, Vittorio Gazale e della commissaria Gabriela Scanu. Una prima esitazione e poi i primi passi verso la riva e finalmente la tanto desiderata libertà.

Sono diverse le specie nel Mediterraneo che ingeriscono, si annodano o soffocano nella spazzatura di plastica che finisce in mare, molte di loro sono a rischio estinzione, come le tante tartarughe, alcune curate nei Centri recupero come quello sito a Cala Reale che oltre a salvaguardare le specie marine sperimentano nuovi sistemi per ridurne la cattura.

Le tartarughe marine rappresentano un indicatore biologico della presenza dei rifiuti in mare.
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