Vigili del fuoco impegnati fino alla mezzanotte per spegnere gli ultimi focolai nella discarica di Scala Erre, a Sassari.

Tonnellate di rifiuti circoscritti in un'area di circa un ettaro bruciati e inceneriti dalle fiamme scaturite, secondo gli inquirenti, da un processo di autocombustione causato dal materiale lasciato tra i rifiuti in maniera imprudente.

Intanto proseguono le bonifiche con l'utilizzo di una pala meccanica per spegnere i fumi che martedì mattina hanno reso l'aria irrespirabile.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Porto Torres e del Noe, organo deputato all'attività investigativa.

Indagini a tutto campo per individuare le origini del rogo, anche se l'ipotesi più accreditata resta quella delle cause accidentali.

Intanto risultano nella norma i valori riscontrati dai tecnici dell'Arpa, nelle sei centraline fra Porto Torres e Sassari, di cui tre collocate in prossimità di Sassari e il resto dislocate nella zona industriale, al centro e ovest di Porto Torres. Parametri come anidride solforosa, ossido di carbonio, biossido di azoto, benzene, Pm10 e Pm2.5, risultano entro i limiti di legge. Per la presenza di diossina, una volta che l'incendio sarà spento, si farà una verifica delle ricadute con dei campioni di suolo per controllare la presenza di sostanze inquinanti.

Mariangela Pala
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