Fondali critici e difficoltà a prelevare il carbone depositato in mare stoppano i lavori di bonifica della banchina di Ep Fiume Santo.

Restano nei fondali del porto industriale le 800 tonnellate di carbone caduto in mare durante le operazioni di carico e scarico dalle navi carboniere alla banchina di Ep Produzione prima di essere trasferiti nella centrale termoelettrica.

"Il problema della rimozione è dovuta agli avvallamenti dei fondali - spiegano i responsabili di Ep Fiume Santo - pertanto si sta studiando un altro sistema di prelievo".

Il blocco dei lavori di aspirazione è dovuto anche a una richiesta di maggiore produzione di energia elettrica e quindi di approvvigionamento di carbone arrivata da Terna, l'operatore della Rete elettrica nazionale, che per garantire la funzionalità della rete ha rinviato la fermata programmata dei gruppi a carbone a Porto Torres per richiedere una nave carica di combustibile in arrivo nello scalo industriale. Tempi più lunghi, quindi, che rinviano le attività di bonifica di qualche settimana.

La presenza di una nave carboniera nello scalo, in cui sono state avviate le operazioni di rimozione del materiale depositato in fondo al mare, ha determinato la sospensione dell'attività di prelievo per questioni di sicurezza.
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