Potrebbe slittare a marzo il funerale di Speranza Ponti. Le esigenze investigative costringono la Procura a non restituire il corpo ai familiari della sfortunata donna di 50 anni trovata morta nelle campagne di Alghero lo scorso 30 gennaio. Il medico legale sta concludendo gli esami sul cadavere che non si trovava in un buono stato di conservazione, dopo quasi due mesi tra i cespugli di Monte Carru, dove è stato nascosto dall'ex fidanzato Massimiliano Farci, 53 anni di Assemini, ora accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Era stato proprio lui ad indicare ai carabinieri il luogo in cui si trovava la povera Speranza. Ma aveva anche dichiarato di averla trovata già morta suicida nella loro casa di via Vittorio Emanuele. Una versione che non ha mai convinto gli inquirenti. L'esito degli accertamenti del Ris sull'auto di Farci, nella pizzeria dove lavorava e nella casa in cui i due vivevano deve ancora entrare in possesso degli inquirenti, che valuteranno se far ispezionare la casa dei genitori di Farci, sotto sequestro dal 30 gennaio.

L'ultimo saluto alla sfortunata donna avverrà a Uri, dove vive la famiglia Ponti, con una messa nella chiesa di Nostra Signora di Paulis. La comunità del paese ha invitato tutti i partecipanti che si vorranno riunire in preghiera di indossare qualcosa di rosso, simbolo della lotta alla violenza sulle donne. Un paio di scarpe, un foulard o dei guanti. Basta il segno, per testimoniare la solidarietà alle vittime di brutalità e prepotenze.

Caterina Fiori

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