Ad Alghero del calcio non è rimasto praticamente più nulla. Un tempo c'erano due grandi squadre: l'Alghero e il Fertilia. Sono scomparse entrambe, ma sono andati anche in malora i campi che erano il teatro di quelle splendide formazioni, in cui hanno militato tra gli altri (solo per citarne alcuni) l'ex Juve Cuccureddu, William Manca, Artissunk, detto "La Murena", i fratelli Delogu, Botondi, Gigi Nuoto e Beppe Canessa, l'uomo che nel sinistro aveva la dinamite.

Tante stagioni con tribune colme di passione, derby infuocati tra le due formazioni in serie D. L'Alghero Calcio addirittura ha militato qualche stagione in serie C, nei primi anni 2000. Poi il declino e soprattutto l'abbandono colpevole delle istituzioni delle strutture sportive, che oggi fanno a dir poco pena.

Il Mariotti di Alghero era uno stadio in erba vera, con le tribune a picco sul campo e cori catalani che incitavano la gloriosa squadra giallorossa. Ora sta diventando un rudere: inagibile e in parte distrutto, con sporcizia e degrado dappertutto. Il terreno di gioco è ridotto a un campo di patate, alcune strutture sono persino pericolanti. Nella gradinata sono cresciuti degli alberi, dietro alla tribuna principale addirittura piante rampicanti. Uno scenario deprimente, senza che nessuno faccia qualcosa per rimediare a questa situazione.

Antonio Meloni, 75 anni, una vita per il calcio, è il presidente dell'Alghero 1945, squadra di terza categoria. Il suo è un grido disperato: "Siamo rimasti in pochi a difendere i colori della nostra città - spiega amareggiato - La nostra formazione milita in terza categoria e l'Audax in seconda. Poi quasi il nulla, a parte qualche scuola calcio. Siamo stati completamente abbandonati dal Comune e dalle istituzioni. Prima ci allenavano al Mariotti, ora è impossibile. Questa struttura sta cadendo a pezzi e quando la vedo mi viene persino da piangere. Adesso giochiamo a Santa Maria La Palma - continua - con aggravio dei costi. In città, al campo del Carmine siamo cinque formazioni a dividerci il terreno di gioco".

Ma non è solo il Mariotti ad essere stato abbandonato. L'altro mitico campo, quello della borgata di Fertilia, è addirittura ridotto a deposito attrezzi. Per non parlare dell'impianto di Sa Segada, anch'esso in rovina. Per rimediare a questa situazione occorrerebbero soldi (tanti), progetti e programmazione. Tutte cose di cui ad Alghero da anni non c'è traccia. Almeno nel calcio e nelle sue strutture sportive.
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