Ricorso al Tar dopo la bocciatura del Ministero per i beni e le attività culturali sul progetto di completamento a quattro corsie della strada Sassari-Alghero.

Solinas sceglie, dunque, di affiancare al confronto politico anche quello giudiziario, per difendere un'opera considerata "strategicamente fondamentale".

"La strada Sassari-Alghero rappresenta una delle principali arterie stradali dell'Isola, il cui completamento potrà consentire un adeguato collegamento dell'abitato di Alghero con la SS131 e con Sassari - afferma il governatore - Il mantenimento della sezione a quattro corsie lungo tutto il tracciato rappresenta una condizione non derogabile".

"Riteniamo il parere negativo gravemente lesivo per il completamento dell'opera - prosegue poi - frutto di un'errata interpretazione ed applicazione di una normativa regionale, in merito alla quale gli uffici avevano già fornito ampia documentazione al Ministero in fase istruttoria, dimostrando il rispetto delle prescrizioni del Piano paesaggistico".

LA RICHIESTA - La Sardegna chiede, nella sostanza, ai giudici amministrativi l'annullamento del parere negativo alla dichiarazione di compatibilità ambientale rilasciato dal Mibac, in conformità al parere tecnico istruttorio espresso dalla Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio per la localizzazione e l'approvazione del progetto definitivo della statale 291 "della Nurra" nel nord-ovest dell'Isola.

In particolare il parere, a firma del ministro Dario Franceschini, boccia la proposta progettuale che prevede la realizzazione del tratto conclusivo, che collega Alghero con lo svincolo per Mamuntanas, con sezione a quattro corsie, in analogia alla restante parte dell'arteria. La parte conclusiva della strada dovrebbe invece essere realizzata restringendo la carreggiata a due corsie.

La decisione del Ministero si basa sulle interpretazioni ed applicazioni delle prescrizioni del Piano paesaggistico regionale, che non consente la realizzazione di nuove strade extraurbane con sezione a quattro corsie nella fascia costiera, nella quale appunto insiste la strada.

Ma la regione non ci sta. "La decisione - dice l'assessore ai Lavori pubblici Roberto Frongia - è stata assunta nonostante le nostre continue interlocuzioni sia con i rappresentanti del ministero dell'Ambiente sia del ministero per i beni culturali, ai quali è stata fornita tutta la documentazione che dimostra la necessità

sia tecnica che economica che sociale di realizzare la strada con il mantenimento delle quattro corsie, e la sua legittimità e rispetto del piano paesaggistico".

"La posizione contraria è espressa a mio parere - aggiunge - con motivazioni assolutamente non supportate dalle disposizioni legislative o motivazioni tecniche. Abbiamo il dovere di colmare quel gap infrastrutturale che fino a oggi è stato freno allo sviluppo".

(Unioneonline/v.l.)
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