Dopo l'episodio avvenuto nel carcere di Sassari, il difensore di Leoluca Bagarella, l'avvocato Antonella Cuccureddu, interviene escludendo che il suo assistito abbia voluto, scagliandosi contro un agente della Polizia Penitenziaria, protestare contro il regime del 41 bis.

Antonella Cuccureddu ha dichiarato: "Bagarella ha gravi problemi di salute che ormai da molti mesi ho segnalato al Direttore della Casa Circondariale di Sassari e al Magistrato di Sorveglianza. Nelle reiterate istanze depositate, ho sollecitato visite specialistiche ed esami strumentali che avrebbero consentito la formulazione di una diagnosi e la somministrazione delle relative terapie, ma a tutt'oggi, nonostante le rassicurazioni, non ho notizia che siano stati eseguiti. Certamente non lo erano fino alla metà dello scorso mese di dicembre 2019. Non ho notizie dirette del fatto che sarebbe accaduto ieri, come riportato sulla stampa nazionale, ma sono certa che se fosse accaduto nei termini riportati, non sia affatto una manifestazione di protesta contro il regime detentivo speciale dell'art.41 bis c.2º cui egli è sottoposto da 25 anni, ma che derivi piuttosto da uno stato fisico gravemente compromesso che genera un malessere tale da condizionare le sue condotte. Auspico che immediatamente siano eseguiti gli esami diagnostici e le visite necessarie a garantire la sua salute".

IL CASO - Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, nella giornata di ieri un agente del Gom, il Gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria del carcere di Sassari, sarebbe stato aggredito con un morso dal boss Leoluca Bagarella, cognato di Totò Riina. L'aggressione di Bagarella, imputato al processo sulla Trattativa Stato-mafia, e sottoposto al regime del 41 bis nel carcere di Sassari, sempre secondo le agenzie di stampa sarebbe avvenuta durante il trasferimento dalla cella alla stanza per il collegamento video con il Tribunale di Palermo.
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