Lo sfratto del Valledoria Calcio di venerdì scorso al "Comunale", con conseguente allenamento in piazza, ha prodotto degli esiti a dir poco imprevedibili, con le dimissioni di sabato pomeriggio del vice sindaco Claudia Spezziga, che potrebbero aprire scenari clamorosi in seno all'Amministrazione comunale.

Ma ripercorriamo le tappe. Spezziga venerdì sera autorizza verbalmente la compagine ad allenarsi, in attesa che la società regolarizzi la convenzione col Comune, scaduta il 31 dicembre. Durante la seduta di allenamento interviene un consigliere comunale di maggioranza, Giampaolo Carboni, che parlando in vece dell'assessore allo Sport Mario Serra, con l'ausilio di un vigile, fa sloggiare la squadra, affermando inoltre pubblicamente che "quello deciso dal vice sindaco non conta nulla".

La squadra, sfrattata, ha continuato ad allenarsi in piazza. Immediatamente sono divampate le polemiche, con il presidente Danilo Stangoni e la dirigenza del Valledoria a dir poco furiosi con l'Amministrazione e soprattutto con l'assessore allo Sport Mario Serra e il sindaco Paolo Spezziga, colpevoli, a loro dire, di ostacolare in ogni modo la squadra.

Il primo cittadino ieri ha replicato alle accuse, dichiarando che "c'era una situazione di illegalità". Ma qualche ora prima c'era stato il colpo di scena: sentendosi sconfessata, il vice sindaco Claudia Spezziga in posta pec, alle 16 e 59 di sabato, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico. Fatto sicuramente rilevante, ma ancora più importante perché Spezziga mantiene lo scranno di consigliere comunale, essendo stata eletta (61 voti) a giugno 2017. Visto che già due consiglieri di maggioranza (Andrea Pala e Giuseppe Cau), dopo breve tempo, erano passati a rinforzare le fila dell'opposizione, a questo punto il voto della dimissionaria Spezziga diventa decisivo per tenere in piedi o mandare a casa l'attuale sindaco che a questo punto, visto l'evolversi della situazione, è appeso a un filo.

Claudia Spezziga, 32 anni, avvocato civilista oggi rincara la dose: "Mi aspettavo in questi giorni almeno una telefonata dal sindaco. Invece nulla, silenzio assoluto. Eppure lui sapeva tutto. Mi indigna - continua - essere stata offesa come donna e come amministratrice. Hanno calpestato la mia dignità, la mia famiglia e i miei elettori, dopo l'impegno profuso in questi due anni e mezzo, con deleghe delicate come Bilancio, Programmazione e Affari Generali. Inoltre, come qualcuno ha fatto, cercare scuse e trincerarsi dietro i vigili o i tecnici comunali non fa onore a chi amministra un paese. Io mi dissocio da questo modo di operare. Ora - conclude l'ex vice sindaco - ritornerò tra i banchi del Consiglio comunale e rifletterò seriamente su quanto accaduto".

Sembra quasi una dichiarazione di guerra. È evidente che in Giunta le acque fossero già agitate, e che lo sfratto della squadra di calcio sia stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tutto comunque lascia presagire mesi a dir poco turbolenti per questa Amministrazione e infatti c'è già chi prevede elezioni anticipate. Nel frattempo l'ex vice sindaco Claudia Spezziga è difeso a spada tratta dal presidente del Valledoria Calcio Danilo Stangoni: "È l'unica che ci ha dato una mano e non meritava di essere trattata così. Il sindaco e gli altri - precisa - se ne sono lavati le mani come Ponzio Pilato. Di questa vicenda però ne soffrono gli sportivi e tutti i cittadini".
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