Circa 80mila euro residui della quota del progetto Girepam (Gestione Integrata delle Reti Ecologiche Attraverso i Parchi e le Aree Marine) assegnata ad uno dei partner, il parco nazionale della Maddalena, finiscono nelle casse dell'Ente Parco nazionale dell'Asinara.

Il parco della Maddalena non è riuscito a spenderli entro il termine previsto e le risorse sono state pilotate dalla Regione al parco dell'Asinara, uno dei sedici soggetti partner, divisi tra la Corsica e la Liguria, che ha dimostrato capacità di investimento nell'iniziativa destinata a sviluppare soluzioni comuni ai problemi più pressanti dell'area di cooperazione dati dall'utilizzo eccessivo delle risorse, dall'inquinamento e i dai conflitti sociali.

Il risultato sarà il miglioramento dell'efficacia nella gestione delle aree protette dello spazio marino costiero, e la creazione di condizioni favorevoli alla tutela e valorizzazione degli ambiti naturali.

Capofila del progetto Girepam il Servizio tutela della natura e politiche forestali dell'assessorato all'Ambiente della Regione Sardegna che lavora con gli altri soggetti coinvolti nella sfida comune del progetto Girepam, ossia quella di migliorare e innovare la governance e la gestione delle aree marine costiere da parte di Regioni ed Enti gestori di aree protette in una visione d'insieme dei territori, per contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità e il degrado dei servizi ecosistemici e aderire ad una prospettiva europea di sviluppo economico "green & blue".

I fondi dirottati al parco dell'Asinara e approvati dal direttivo serviranno per realizzare ulteriori obiettivi - ha detto il vicepresidente del parco, Antonio Diana - come mappare e valutare i servizi eco sistemici e attuare sistemi di contabilità ambientale. C'è un solo limite che la Regione ci pone, ovvero che i soldi li dobbiamo spendere in fretta".
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