"Condizioni paritetiche tra ministero e Regione sulla nomina del presidente del Parco nazionale dell'Asinara che si deciderà a breve". Il ministro Sergio Costa ha depositato sul tavolo del presidente Christian Solinas le condizioni per la designazione della futura guida del parco.

Lo ha dichiarato dopo la visita ai cantieri di bonifica della zona di Minciaredda, inserita nel Sin-sito di interesse nazionale, un sopralluogo programmato prima dell'incontro con il consiglio direttivo del Parco nazionale dell'Asinara alla presenza del vicepresidente Antonio Daina, del sindaco Sean Wheeler e dell'assessore all'Ambiente, Gianni Lampis.

"Il nuovo presidente rappresenterà una leadership di alto livello, una persona autorevole che dimostri di non appartenere a nessun colore politico - ha detto il ministro - un ex direttore generale in pensione, un ex rettore dell'università o qualcuno che abbia ricoperto un ruolo nella pubblica amministrazione".

La palla passa alla Regione a cui si chiede di accelerare i tempi per la nomina del nuovo presidente, poltrona vacante ormai da tre anni.

Sul risanamento delle aree compromesse del sito industriale "è emerso, anche grazie al supporto dei direttori del ministero, che rispetto ad altre zone d'Italia, nella nostra le bonifiche sono avviate - ha detto il sindaco Wheeler - non dico che sia tutto a posto, c'è ancora tanto da fare, ma il bicchiere è comunque mezzo pieno. Tuttavia il vero cambio di marcia lo avremo anche grazie alla sburocratizzazione e allo snellimento delle procedure amministrative, possibili con i provvedimenti messi punto dal ministero dell'Ambiente".

Le prime aree verranno risanate nel 2024. A Porto Torres, Syndial (Eni) ha finora speso 324 milioni di euro per le attività di risanamento ambientale effettuate nei comparti demolizioni, bonifica dei suoli e bonifica della falda. Per il completamento degli interventi si prevede una ulteriore spesa di circa 500 milioni di euro: 246 milioni per realizzazione interventi di bonifica e 250 milioni di euro per la gestione del presidio del sito e degli impianti di bonifica per i prossimi 15 anni.

"Oggi, la Syndial ha confermato gli impegni per l'area oggetto del progetto di risanamento, con la realizzazione di importanti opere di bonifica - ha aggiunto l'assessore Lampis - C'è una nuova consapevolezza che ci rassicura. Non è più pensabile che, dopo quello che è successo in Sardegna nei decenni scorsi, qualsiasi investimento e qualsiasi presenza industriale possa avvenire in dispregio della tutela dell'ambiente".
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