Sono 82 gli ultras del Cagliari per i quali oggi è stata espressa la richiesta di rinvio a giudizio, da parte della procura di Sassari, per i disordini avvenuti nel marzo di due anni fa in occasione dell'amichevole tra il Sorso 1930 e i rossoblù giocata allo stadio di Sorso.

I reati contestati, emersi al termine delle indagini svolte dalla Digos di Sassari e Cagliari, vanno dalla devastazione e saccheggio in concorso, con l’aggravante del numero delle persone, alle lesioni anche gravi, dal possesso di artifizi pirotecnici e altri oggetti contundenti a comportamenti atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive.

Per 64 degli imputati inoltre il questore di Sassari aveva emesso il provvedimento di Daspo per durate comprese fra i 4 e i 6 anni.

Secondo quanto ricostruito, il 25 marzo 2017 circa 180 "sconvolts" erano a bordo di tre pullman per raggiungere Sorso e assistere alla partita. Avevano poi deciso di fermarsi vicino alla stazione di Sassari ma non sarebbe stata una scelta improvvisa bensì facente parte di un preciso piano per devastare e aggredire chiunque passasse nell'area sfruttando "l'effetto sorpresa" e ben sapendo che quella parte del centro storico è frequentata da frange ultras di tifosi sassaresi.

Tra le due fazioni c'è da tempo una storica rivalità che anche in passato aveva fatto registrare scontri.

Scesi dai pullman, quindi, i cagliaritani avevano cominciato a marciare, col volto travisato e in schieramento compatto, verso la stazione dei treni, accendendo fumogeni e facendo esplodere bombe carta. Poi, muniti di mazze, catene, bastoni avevano picchiato diverse persone.

La notizia di quanto stava accadendo si era subito diffusa, richiamando sul posto i sostenitori della "Sef Torres". A quel punto solo grazie alla presenza della polizia in tenuta antisommossa e alla predisposizione di un cordone di sicurezza le forze dell'ordine avevano impedito che la folla tentasse di arrivare allo scontro con gli sconvolts.

Infine gli ultras arrivati da Cagliari erano stati fatti risalire sui pullman.

A fine giornata il bilancio parlava di diversi feriti e numerosi danni. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio.

(Unioneonline/s.s.)
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