"Un gioco finito in tragedia". Lukas Saba è stato interrogato dal gip del tribunale di Sassari in merito all'omicidio del suo amico, Alberto Melone, ucciso venerdì notte ad Alghero con un colpo di pistola.

Il 18enne ha raccontato, insieme al suo legale - l'avvocato Gabriele Satta -, quello che è accaduto nella casa di piazza del Teatro, confermando quanto aveva già detto al pm.

La novità riguarda l'arma, la calibro 22: appartiene al padre che la teneva nell'abitazione di famiglia, in campagna, come eventuale mezzo di difesa. Lukas l'ha preso per gioco e non pensava fosse carica.

Quando si è trovato davanti Alberto, che conosceva fin da quando erano bambini, gliel'ha puntata contro per scherzare ed è partito il colpo mortale che ha raggiunto l'amico tra gola e petto, uccidendolo.

Ora il giudice dovrà decidere se concedere o meno all'indagato gli arresti domiciliari.

(Unioneonline/s.s.)
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