Un'altra rissa al centro di accoglienza di Monastir, dove sono arrivati altri trenta migranti sbarcati sulle coste sarde. Il bilancio parla di un ferito, sembra accoltellato.

A denunciare l'episodio è Vincenzo Chianese, segretario generale del sindacato Es Polizia.

"Nonostante le nostre documentate denunce di episodi di violenza quotidiana e del possesso di armi da taglio nulla è cambiato al Cas di Monastir - sottolinea Chianese - la tensione tra migranti oggi ha portato a una vera e propria rissa durante la quale uno dei migranti ha riportato ferite da taglio, solo per fortuna non gravi. Se la situazione dovesse rimanere in questo modo sarà solo questione di tempo perché accada l'irreparabile".

Dopo l'accaduto, la struttura è stata sottoposta a perquisizione.

"La perquisizione della struttura - spiega Marco Grandi, segretario provinciale di Es Polizia - ha permesso di sequestrare numerose spranghe e oggetti atti pericolosi, ma non è stato rinvenuta l'arma da taglio utilizzata per il ferimento".

Il sindacato rinnova l'appello al Prefetto di Cagliari e al ministro dell'Interno affinché venga trovata una soluzione.

"I migranti positivi devono essere immediatamente allontanati dal Cas Monastir, prima che la situazione degeneri ulteriormente", conclude il sindacato.

Nei giorni scorsi si era verificata un'altra maxi-rissa tra gli ospiti del centro, a testimonianza - denunciano i sindacati - di una situazione sempre più esplosiva.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata